Cronaca internazionale

Attentato misterioso in Iran: nel mirino un agente segreto

Un alto ufficiale dell'intelligence dei Pasdaran, Mohammed Akiki, sarebbe in gravi condizioni dopo un tentativo di assassinarlo a Teheran. Che cosa sta succedendo in Iran?

Iran, misterioso attentato contro un ufficiale degli 007

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Un ufficiale di alto rango dell'intelligence del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc), è stato vittima di un tentativo di omicidio a Teheran, in Iran. Mohammed Akiki, questo il nome del funzionario, ha subito un agguato nella capitale del Paese in circostanze misteriose. Al momento, la vicenda è avvolta nella nebbia e ci sono pochissime informazioni disponibili. L'uomo sarebbe ricoverato, in condizione critiche, in un ospedale della capitale in seguito alle gravi ferite riportate.

Alta tensione in Iran

Movente, mandante, modalità dell'attacco contro Akiki devono ancora essere analizzati dalle autorità. Non si conoscono i contorni principali dell'episodio che, sui social media, è già stato definito un attentato. Sappiamo che l'alto ufficiale è un membro di spicco dell'Organizzazione di intelligence del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche, organizzazione istituita nel 2009.

L’agenzia iraniana in questione concentra le sue attività per lo più a livello nazionale, mentre i dossier internazionali sono appannaggio della Forza Quds. L'Irgc disporrebbe di un'ampia gamma di informatori e, nel recente passato, era stata descritta dal New York Times come una "controparte più ideologica" del ministero del governo iraniano dedicato all'intelligence, ovvero il ministero dell'Intelligence e della Sicurezza, che "oscura" e "spesso" prevarrebbe sullo stesso dicastero.

Guerra di spie?

L'incidente può assumere ulteriore rilevanza se lo colleghiamo ad un'altra vicenda oscura. Lo scorso giugno, Robert Malley, inviato speciale degli Usa in Iran, è stato congedato e messo sotto inchiesta per aver gestito in modo improprio informazioni riservate. Nelle ultime ore, Malley è nuovamente finito sotto la luce dei riflettori per i suoi sforzi volti a normalizzare le relazioni con il movimento islamico di Hamas, considerata un'organizzazione terroristica dagli Stati Uniti.

Peggio ancora, ha scritto Bnn Network, Malley è stato collegato a una rete di spie iraniana. Lo scopo di questo presunto gruppo clandestino sarebbe quello di manipolare la politica statunitense a favore della Repubblica islamica dell'Iran. L'Fbi sta attualmente esaminando il modo in cui Malley gestiva il materiale riservato. Secondo quanto riferito, l’operazione sarebbe iniziata nel 2014 quando l’Iran aveva avviato l’Iran Experts Initiative (Iei), un’operazione di influenza intesa a garantire un vantaggioso accordo nucleare con l’amministrazione Obama.

La crisi israeliana

L'attentato contro un alto ufficiale dell'intelligence iraniana, le accuse contro Malley, la crisi tra Israele e Hamas. Potrebbe essere tutto collegato ad un complesso giro di informazioni segrete, lo stesso che avrebbe favorito l'emergere delle recenti tensioni israeliane. Certo è che a Teheran la situazione è delicatissima, a giudicare da altri episodi sanguinosi. Il regista iraniano Dariush Mehrjui e sua moglie sono stati trovati pugnalati a morte nella loro casa, mentre è stata eseguita l'esecuzione di un uomo ritenuto colpevole di aver fornito informazioni sul comandante iraniano Qasem Soleimani agli Stati Uniti e a Israele.

Nel tentativo di controllare l’escalation di violenza, il ministro degli Esteri iraniano ha promesso un rinnovato sostegno ai gruppi militanti alleati in Medio Oriente, sostenendo allo stesso tempo una soluzione politica.

Nel frattempo, Teheran ha inviato un messaggio a Israele tramite l'inviato Onu in Medio Oriente spiegando che non vuole un'ulteriore escalation nella guerra tra Hamas e Israele, ma che dovrà intervenire se l'operazione israeliana a Gaza continua.

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