Cronaca internazionale

Bielorussia, il pugno di ferro di Lukashenko: due condanne alle dissidenti

Confermati i 15 anni alla Tikhanovskaya, 7 anni all'attivista Loiko

Bielorussia, il pugno di ferro di Lukashenko: due condanne alle dissidenti

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Sapeva che la condanna sarebbe arrivata e che sarebbe stata pesante. Così è stato. Al termine di quello che lei stesse aveva definito un «processo farsa» che nulla aveva a che fare con la giustizia, più che altro una «vendetta contro coloro che si oppongono al regime di Lukashenko o alla guerra», in Bielorussia la Corte Suprema ha confermato la condanna a 15 anni di carcere all’oppositrice ed ex candidata alle presidenziali Svetlana Tikhanovskaya.

La Tikhanovskaya è stata condannata insieme all'ex ministro della Cultura, Pavel Latushka, e altre tre persone legate all’opposizione contro il regime del presidente bielorusso Aleksander Lukashenko per «cospirazione». È stata ritenuta responsabile di «aver tentato di assumere il potere in modo incostituzionale, aver guidato una formazione estremista e aver danneggiato la sicurezza nazionale del Paese». Nonostante la difesa dell’attivista, a capo delle proteste contro Lukashenko dopo le elezioni contestate del 2020, avesse presentato appello contro la condanna del tribunale di Minsk, la Procura ha convinto i giudici che la Tikhanovskaya i leader del Consiglio di coordinamento dell'opposizione abbiano tramato un colpo di Stato minacciando di fatto la sicurezza nazionale. La leader dell’opposizione è sempre stata durissima con il presidente Bielorusso, sollecitando la Corte penale internazionale ad emettere un mandato di arresto contro di lui come ha fatto con Putin.

Un’altra attivista bielorussa, Anastasia Loiko, è stata condannata a sette anni di reclusione da una Corte di Minsk perché riconosciuta colpevole di «incitazione all’odio», al termine di un processo che si è tenuto a porte chiuse.
L’accusa nei confronti dell’attivista, fondatrice dell’organizzazione per i diritti umani Human Constanta, si riferiva alle sue denunce sulla persecuzione degli anarchici in Bielorussia negli anni 2017 e 2018.

La donna è stata arrestata nel novembre scorso.

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