Cronaca internazionale

Caso dei finanziamenti libici, Sarkozy rinviato a giudizio per corruzione

Fra le altre 12 persone a giudizio figurano l'ex braccio destro di Sarkozy, Claude Guéant, il tesoriere della campagna presidenziale, Eric Woerth, e Brice Hortefeux

Caso dei finanziamenti libici, Sarkozy rinviato a giudizio per corruzione

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La Procura nazionale finanziaria (PNF) francese ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, e per altre 12 persone nel caso dei sospetti finanziamenti libici della campagna presidenziale del 2007 che portò Sarkozy all'Eliseo. Il PNF ha chiesto, inoltre, che l'ex capo dell’Eliseo, che contesta i fatti, sia processato per corruzione passiva, associazione a delinquere, finanziamento illecito di campagna elettorale e occultamento di appropriazione indebita pubblica libica. La decisione finale su un processo spetta ai giudici istruttori competenti sul dossier aperto nel 2013.

Chiesto il rinvio a giudizio per Sarkozy

Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, in particolare, il reato di associazione a delinquere ipotizzerebbe che Sarkozy abbia coscientemente lasciato che i propri collaboratori, i suoi sostenitori e alcuni intermediari "agissero al fine di ottenere o tentare di ottenere" dal regime di Muammar Gheddafi "appoggi finanziari in vista del finanziamento della sua campagna elettorale del 2007".

Fra le altre 12 persone, figurano l'ex braccio destro di Sarkozy, Claude Guéant, il tesoriere della campagna presidenziale, Eric Woerth, e l'uomo di fiducia nonché ex ministro di Sarkozy, Brice Hortefeux.

Franceinfo ha scritto che il PNF vuole che Brice Hortefeux sia processato per "associazione a delinquere finalizzata alla commissione di un reato punibile con 10 anni di reclusione e complicità nel finanziamento di una campagna elettorale", mentre Eric Woerth per "complicità nel finanziamento illegale di una campagna elettorale".

Quanto a Claude Guéant, i capi di imputazione per revocazione sono più numerosi: "Uso di falso, riciclaggio di evasione fiscale in banda organizzata, traffico di influenza passiva, riciclaggio di corruzione passiva, concorso in finanziamento illecito di campagna elettorale, occultamento di corruzione passiva e associazioni di delinquenti allo scopo di commettere un reato punito con la reclusione fino a 10 anni".

Indagine decennale

L’atto d'accusa finale è arrivato dopo dieci anni di indagini. Questa inchiesta, infatti, è partita da un documento pubblicato dal sito Mediapart nel 2012, con una nota scritta a mano, in arabo, attribuita al capo dell'intelligence straniera libica. Il documento suggeriva che nel 2006 il regime di Muammar Gheddafi avesse accettato di finanziare la campagna di Sarkozy per un importo di 50 milioni di euro.

Le indagini hanno portato i magistrati in Libia, Arabia Saudita, Svizzera, Malesia, solo per citare alcuni Paesi. Sono state scritte decine di migliaia di pagine di procedimenti e 13 persone, quelle elencate sopra, sono state incriminate.

Nicolas Sarkozy è stato incriminato per la prima volta nel marzo 2018 per "corruzione passiva, finanziamento illegale di campagne elettorali e occultamento di fondi pubblici libici". È stato incriminato una seconda volta nel 2020 per associazione a delinquere.

L'ex capo dello Stato ha impugnato la sua incriminazione, ma alla fine del 2021 la Corte di Cassazione ha respinto l'ultimo ricorso processuale presentato da Sarkozy e dai suoi familiari. L'ex presidente della Repubblica ha sempre negato i fatti di cui è sospettato.

Le altre grane dell’ex leader francese

Come ha scritto Liberation, spetta adesso ai due giudici istruttori incaricati di questo caso tentacolare ordinare o meno un processo davanti al tribunale penale e, se necessario, determinare quali reati trattenere.

Per il resto, sul caso "intercettazioni" la Corte d'appello di Parigi si pronuncerà il 17 maggio. Sarkozy, il suo avvocato Thierry Hergog e l'ex magistrato Gilbert Azibert sono sotto processo per corruzione e traffico d'influenza. L'accusa ha chiesto una pena detentiva sospesa di tre anni per i tre imputati.

Per quanto riguarda il caso Bygmalion, il processo d'appello dell’ex presidente francese si terrà dall'8 novembre 2023.

Sarkozy aveva impugnato la condanna a un anno di reclusione.

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