Cronaca internazionale

Cocaina alla Casa Bianca, spuntano le fotografie. Giallo sul colpevole

Diffuse le fotografie della cocaina rinvenuta alla Casa Bianca il 2 luglio 2023. Repubblicani all'attacco: "Pochi americani credono che l’amministrazione Biden non riesca a capire chi ha portato la cocaina nell’ala ovest"

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È giallo sul ritrovamento della bustina di cocaina nell'ala ovest della Casa Bianca risalente al 2 luglio scorso. Dopo che le indagini avevano determinato l'impossibilità di identificare il possessore della sostanza ritrovata in un armadietto della Casa Bianca, ora Fox News e il Daily Mail, grazie al Freedom of Information Act, sono riusciti a pubblicare le fotografie della bustina contenente la cocaina, che tuttavia non fornisce possibili indizi su chi può aver introdotto la sostanza all'interno dell'edificio. Come ricorda Fox News, il presidente Joe Biden si trovava a Camp David al momento del ritrovamento della sostanza. Anche il figlio del presidente, Hunter Biden - che ha un passato da tossicodipendente da cocaina e crack - era a Camp David al momento del ritrovamento della sostanza stupefacente. Ovviamente, è tuttavia impossibile stabilire una possibile connessione tra la presenza di Hunter Biden e la cocaina rinvenuta nell'ala ovest. Difficile che si possa dunque arrivare a una soluzione di quello che è destinato a rimanere un "mistero".

La vicenda

Il 14 luglio scorso, il Secret Services - l'agenzia federale che fa capo al Dipartimento della sicurezza interna che si occupa di fornire protezione al Presidente degli Stati Uniti - annunciava di aver concluso le indagini sul piccolo sacchetto di cocaina trovato presso l'ala ovest della residenza presidenziale. Risultato? Impossibile identificare un sospettato, secondo una dichiarazione ufficiale diffusa dall'agenzia. Gli agenti dei servizi hanno setacciato i "sistemi di sicurezza" e identificato "diverse centinaia di persone" che sono entrate nell'ala ovest nei giorni precedenti il ritrovamento della cocaina ma in grado di risalire al possibile proprietario della sostanza incriminato. Tentata anche la strada del Dna, ma senza esito.

Gli agenti hanno infatti affermato che i risultati del laboratorio dell'Fbi sulla confezione hanno rilevato "Dna insufficiente" e non è stato dunque possibile ricavare alcuna impronta digitale utile all'indagine. I servizi non sono riusciti nemmeno a ricostruire il momento esatto in cui il sacchetto contenente la polvere bianca è stato abbandonato nei pressi dell'ala ovest, vicino all'ingresso, luogo dove è stato poi rinvenuto. Secondo la Cnn, che cita una fonte a conoscenza del caso, l'ipotesi più plausibile è che il sacchetto contenente la cocaina sia stato abbandonato da uno dei numerosi visitatori che sono entrati nell'ala ovest dell'edificio. Anche se questa versione non convince affatto i repubblicani.

Repubblicani all'attacco

I repubblicani hanno cavalcato la vicenda per attaccare i Biden e la Casa Bianca. "Questo è probabilmente l'edificio più sicuro in America. Solo per entrare dalla porta prima di varcare il cancello, si passa attraverso i controlli di sicurezza come membro del Congresso. Quando arrivo con la mia scorta, passo comunque i controlli di sicurezza", ha detto il repubblicano Kevin McCarthy, ex Speaker della Camera. "Hanno telecamere 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Mi sembra che quando si tratta dei Biden, vengono trattati diversamente da chiunque altro". "Queste foto e documenti descrivono in dettaglio lo scandalo della cocaina della Casa Bianca di Biden" accusa il presidente di Judicial Watch Tom Fitton. "Pochi americani credono che l’amministrazione Biden non riesca a capire chi ha portato questa cocaina nell’ala ovest. Colpisce infatti la mancanza di documentazione sulle indagini sui responsabili".

Non è la prima volta che all'interno della Casa Bianca gli agenti del Secret Services trovano delle sostanze stupefacenti abbandonate. Lo scorso anno, infatti, sono state rinvenute anche delle piccole "quantità di marijuana" in due occasioni diverse.

"Nessuno è stato arrestato perché il peso della marijuana confiscata non ha raggiunto la soglia legale per le accuse federali o penali, poiché il Distretto di Columbia ha depenalizzato il possesso di marijuana" ha fatto sapere il portavoce dei Secret Services.

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