Cronaca internazionale

"In Austria si prepara il suo ritorno": cosa c'è dietro i tre film su Sebastian Kurz

In poche settimane sono usciti tre documentari sull'ex cancelliere austriaco ora a processo. Molti si interrogano su finanziatori e ruolo dello stesso politico. E qualcuno sussurra: "Prepara il ritorno in politica"

"In Austria si prepara il suo ritorno": cosa c'è dietro i tre film su Sebastian Kurz

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Film e documentari nelle sale austriache: Kurz torna in politica?

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Che fine ha fatto Sebastian Kurz? L’ex cancelliere austriaco andrà a processo il 18 ottobre per falsa testimonianza nell’ambito delle indagini sull’Ibizagate, lo scandalo che, nel 2019, aveva messo fine al governo tra i suoi Popolari e l’ultradestra Fpoe. Nel frattempo, a Vienna e dintorni si contano già tre film, nello specifico documentari, che raccontano la vita di Kurz. Due sono già usciti, uno è in arrivo. Siamo per caso di fronte al segnale che potrebbe anticipare il suo ritorno in politica? In molti pensano che sarà così. Guai con la giustizia permettendo.

I film su Kurz

I tre documentari citati hanno letteralmente spaccato in due l’Austria in merito alla richiamata ipotesi del possibile ritorno sulla scena politica di Kurz. Tornerà in campo? In attesa di capirlo, una delle tre pellicole si intitola Projeckt Ballhausplatz, nome ripreso dalla piazza di Vienna dove sorge la cancelleria. Il regista, Kurt Langbein, ha ricostruito la rapida ascesa al potere dell’ex cancelliere, il più giovane cancelliere della storia, eletto nel 2017 a 31 anni. La narrazione che ne esce è una sorta di cospirazione a tavolino basata su intrighi di palazzo.

Sul fronte opposto si colloca Langbein di Sascha Kollnreiter. Qui Kurz viene esaltato, o meglio, vengono esaltati i suoi successi politici. In merito alla sua debacle, la pellicola evoca l’ombra di un golpe silenzioso. Il primo dei due film ha chiesto e ottenuto fondi federali per un valore di 300mila euro, mentre il secondo, costato 500mila euro, si è affidato a finanziatori privati, racchiusi in un anonimo gruppo chiamato Opus-R. Kurz ha assistito alla prima di Langbein, negando di aver avuto ruoli nella sua realizzazione.

Il terzo film è in arrivo. Uscirà nelle sale cinematografiche in questi giorni, anche se è già visibile su Vimeo. Si intitola Sebastian Kurz, la verità è il regista è Jakov Sedlarhabe. Quest’ultimo ha più volte spiegato di adorare il fu cancelliere austriaco, da lui definito “personalità carismatica” è quasi idolo. Non è chiaro chi abbia finanziato la pellicola, ricca di scene gloriose dello stesso Kurz.

Il (possibile) ritorno di Kurz

Non può essere una coincidenza penso che Kurz sia impaziente di tornare in politica”, ha detto al Financial Times Marcus How, della società di consulenza VE Insight. In Austria la situazione politica è favorevole. I popolari sono ancora al governo con i Verdi, anche se sono precipitati nei sondaggi. Ad un anno dalle elezioni, la loro sconfitta appare quasi certa. Se così fosse, l’ultradestra della Fpo di Herbert Kickl non vede l’ora di sfruttare l’occasione.

In tutto questo, resta da capire quali saranno le intenzioni di Kurz. Lo scorso agosto è stato incriminato a Vienna per aver presumibilmente fatto false dichiarazioni a un'inchiesta parlamentare nel 2020, come annunciato l'ufficio del procuratore per l'economia e la corruzione in una dichiarazione.

Se condannato al processo fissato ad ottobre, l'ex prodigio della politica austriaca potrebbe affrontare fino a tre anni di carcere, un risultato che probabilmente segnerebbe la fine definitiva della sua carriera politica.

Un verdetto di colpevolezza getterebbe una profonda ombra sul conservatore Partito Popolare, che è al potere dal 1987, ma le cui fortune sono crollate in mezzo allo tsunami provocato dallo scandalo che ha definito il mandato di Kurz.

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