Cronaca internazionale

Ucciso leader Isis in Afghanistan. Gli Usa: "Era la mente dell'attentato all'aeroporto di Kabul"

Il leader dell'Isis-K che ha pianificato l'attentato suicida del 26 agosto 2021 all'Abbey Gate dell'aeroporto internazionale di Kabul è stato ucciso dai talebani

Ucciso leader Isis in Afghanistan. Gli Usa: "Era la mente dell'attentato all'aeroporto di Kabul"
Tabella dei contenuti

I talebani hanno ucciso il leader dell'Isis-K responsabile dell'attacco suicida del 2021 all'aeroporto di Kabul, durante il quale hanno perso la vita 13 americani e 170 civili, e avvenuto nel bel mezzo del caotico ritiro degli Stati Uniti dall'Afghanistan. Nel corso di una operazione, ha fatto sapere un alto funzionario anonimo dell'amministrazione Biden, l'uomo, un prigioniero rilasciato dalla base aerea di Bagram una decina di giorni prima dell'attentato, dopo che gli stessi talebani avevano preso il controllo della struttura, è stato eliminato.

L'operazione dei talebani

Secondo quanto riferiscono i media statunitensi, la mente dell'attacco all'aeroporto di Kabul sarebbe stata uccisa durante una serie di battaglie, verificatesi all'inizio di questo mese nel sud dell'Afghanistan, tra i talebani e l'affiliata del gruppo dello Stato islamico. La conferma è arrivata nei giorni scorsi dall'intelligence americana, che ha detto di essere sicura dell'uccisione del leader dell'Isis-K.

L'addetto stampa del Pentagono, il generale Patrick Ryder, ha rilasciato una dichiarazione per ribadire quanto avvenuto: il cospiratore è stato ucciso dai talebani. "Gli Stati Uniti non sono stati coinvolti in questa operazione", ha aggiunto Ryder. In realtà non è chiaro se la sua uccisione sia stata mirata o se la sua morte sia il risultato dei crescenti scontri fra i talebani e i combattenti dell'Isis, ha scritto il New York Times osservando come le autorità americane non hanno voluto identificare il leader ucciso.

L'amministrazione Biden sta tuttavia chiamando le famiglie dei 13 americani uccisi nell'attacco per comunicare la notizia. Già lo scorso fine settimana, l'esercito americano aveva iniziato a informare i genitori degli 11 Marines, il marinaio e il soldato rimasti uccisi nell'esplosione ad Abbey Gate di quanto avvenuto, condividendo le informazioni in una chat di messaggistica di gruppo privata.

Alla ricerca della verità

Il padre di uno dei marines ha detto che la morte dell'assassino di suo figlio porta poco conforto. "Qualunque cosa accada, non riporterà indietro Taylor e lo capisco. L'unica cosa che sua madre e io possiamo fare ora è essere un suo sostenitore. Tutto ciò che vogliamo è la verità", ha dichiarato all'Associated Press Darin Hoover, il padre di Staff Sgt. Darin Taylor Hoover.

Hoover ha detto che lui e la madre di suo figlio, Kelly Henson, hanno trascorso l'ultimo anno e mezzo piangendo la morte di Taylor e pregando per la responsabilità dell'amministrazione Biden per la gestione del ritiro. Ha aggiunto che i Marines gli hanno fornito solo informazioni limitate e non hanno identificato il leader dello Stato islamico né fornito le circostanze della sua morte.

Le autorità statunitensi si sono rifiutate di fornire molti dettagli a causa della sensibilità nella raccolta di certe informazioni. In ogni caso, adesso un funzionario dell'amministrazione ha affermato che era loro "responsabilità morale" far sapere alle famiglie delle vittime che la "mente" e "la persona maggiormente responsabile dell'attacco all'aeroporto" era stata tolta dal campo di battaglia. Il funzionario ha aggiunto che, a detta dell'intelligence, il leader eliminato era "rimasto un cospiratore e un supervisore chiave" per il gruppo terrorista.

L'attacco all'aeroporto di Kabul

I membri del servizio caduti nel richiamato attentato erano tra quelli che il 26 agosto 2021 controllavano le migliaia di afghani che tentavano di salire su uno degli affollati voli per lasciare il Paese dopo la brutale presa di potere dei talebani. La disperazione si era presto trasformata in una scena dell'orrore quando un attentatore - lo stesso adesso eliminato - ha effettuato un attacco suicida.

L'esplosione è avvenuta ore dopo che i funzionari occidentali avevano avvertito di un grave attacco, esortando le persone a lasciare l'aeroporto. Ma quel consiglio, in quei momenti frenetici, è stato stato in gran parte ignorato dagli afgani che cercavano disperatamente di lasciare il Paese, negli ultimi giorni di un'evacuazione guidata dagli americani prima che gli Stati Uniti ponessero ufficialmente fine alla loro presenza ventennale.

Ricordiamo che la propaggine dello Stato islamico con sede in Afghanistan, chiamata Stato islamico-Khorasan, conta fino a 4.000 membri ed è il nemico più acerrimo dei talebani e la principale minaccia militare.

Il gruppo ha continuato a compiere attacchi in Afghanistan dopo la presa del potere da parte dei talebani, in particolare contro i gruppi minoritari del Paese.

Commenti