Cronaca internazionale

Maxi-blitz a Tocorón: sgomberata la prigione-hotel in Venezuela

L'istituto carcerario era sotto il completo controllo della gang Tren de Aragua. All'interno i militari hanno trovato ristoranti, una piscina, uno zoo e un campo da baseball

Maxi-blitz a Tocorón: sgomberata la prigione-hotel in Venezuela

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Il governo venezuelano ha annunciato di aver ripreso il controllo della prigione di Tocorón, da anni sotto il completo controllo della potente gang Tren de Aragua. Come riportato dalla Bbc, l’operazione ha visto il coinvolgimento di circa 11mila uomini tra soldati e polizia, con cui il presidente Nicolás Maduro si è congratulato: “Avete ristabilito l’ordine con un’azione rapida e pulita”. Sembra che ci sia stata un’unica vittima, un maggiore morto dopo aver pestato la testa contro la portiera di un blindato.

Prima del maxi-blitz i prigionieri godevano della totale libertà all’interno dell’istituto penitenziario, che funzionava come una piccola città. Oltre ad essere privi di qualunque restrizione ai movimenti, i detenuti (più di nome che di fatto) potevano usufruire di amenità come una piscina, ristoranti, il nightclub “Tokio” e un piccolo zoo, con ospiti dei fenicotteri e uno struzzo. L’elenco di servizi offerti da Tocorón comprendeva anche un centro scommesse per le corse dei cavalli all’interno della prigione, una sorta di banca per chiedere prestiti, un campo da baseball e persino un’area dedicata ai più piccoli. Le famiglie di molti “carcerati”, infatti, si erano trasferiti all’interno dell’istituto per stare vicini ai propri cari. All’interno, inoltre, gli uomini delle forze di sicurezza hanno trovato motociclette, televisioni e microonde, oltre ad armi automatiche e migliaia di munizioni.

Mappa Tocoron
Fonte: Bbc

Tocorón era diventata quasi un hotel di lusso, rifornita meglio del resto del Paese. Nei momenti peggiori della crisi economica in Venezuela, in molti si recavano lì per trovare generi di prima necessità impossibili da reperire altrove. Tutto merito, questo, della “generosità” della gang Tren de Aragua, la più potente della nazione, che aveva reso la prigione il suo centro di comando.

Questa organizzazione criminale usava Tocorón come punto nevralgico di una rete traffico di esseri umani e droga, prostituzione ed estorsione estesa a molti Paesi del Sudamerica, come Equador, Perù, Argentina e Cile. Il governo, tramite il ministro della Difesa, ha dichiarato di aver completamente smantellato la gang, arrestandone i membri più importanti. In molti, però, dubitano del fatto che la Tren de Aragua sia stata distrutta. Il suo capo supremo, Héctor Guerrero Flores, è riuscito a fuggire e di tutti i detenuti all’interno della prigione, solo 80 sono finiti in manette.

Per questo Caracas ha annunciato che l’operazione di “pulizia” avrà anche una seconda fase, in cui tutti i membri della gang sfuggiti al maxi-blitz verranno catturati. Una dichiarazione che diversi osservatori hanno ritenuto poco credibile, anche alla luce dello svolgimento sostanzialmente pacifico dello sgombero di Tocorón.

Un dettaglio, questo, che potrebbe essere un’indicazione del fatto che le autorità abbiano stretto un accordo con la Tren de Aragua prima dell’”assalto” alla prigione.

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