Cronaca internazionale

"Volevano abbatterli": così Mosca ha preso di mira gli aerei francesi sul Mar Nero

L'incidente sfiorato circa un mese fa. Il ministro della Difesa francese: "La Russia ha interazioni molto più aggressive con le nostre forze armate"

Un cacciabombardiere Su-34 in dotazione all'aviazione russa.
Un cacciabombardiere Su-34 in dotazione all'aviazione russa.

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"Volevano abbatterli": così Mosca ha preso di mira gli aerei francesi sul Mar Nero

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Il Mar Nero avrebbe potuto essere teatro di un abbattimento di aerei francesi per mano di Mosca. A rivelarlo, nel corso di un’intervista alla radio Rtl il ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu. "Il comportamento della Russia nel 2024 non è lo stesso del 2022 e ovviamente di prima dell’aggressione in Ucraina", ha detto Lecornu. Questo vale "per tutti i nostri alleati europei". Secondo il ministro francese la Russia, in difficoltà sul campo di battaglia in Ucraina, "ha interazioni molto più aggressive con le nostre forze armate. In altre parole i russi cercano di prendere il controllo".

La Russia, circa un mese fa, avrebbe minacciato di abbattere gli aerei francesi sul Mar Nero mentre erano impegnati in azioni di pattugliamento dello spazio aereo internazionale. "Un mese fa, per darvi un esempio molto concreto, un sistema di controllo del traffico aereo russo ha minacciato di abbattere aerei francesi nel Mar Nero mentre eravamo in una zona internazionale libera dove pattugliamo", ha dichiarato Lecornu, cercando di chiarire la dinamica del possibile incidente. Lecornu non ha tuttavia fornito dettagli specifici sui voli o sugli aerei francesi coinvolti.

In seguito alle sue dichiarazioni, un portavoce militare francese, il colonnello Pierre Gaudillière, ha chiarito che Lecornu si riferiva a un incidente avvenuto a metà novembre che ha coinvolto uno dei quattro giganteschi aerei di sorveglianza Airborne Warning and Control System (AWACS), descrivendolo come un evento senza precedenti per un volo francese in quella regione: i voli francesi includono pattugliamenti a lungo raggio, e volando ad alta quota sulle coste del Mar Nero, utilizzano i loro potenti radar e altri strumenti radar per sorvegliare la penisola di Crimea. Questi voli possono rilevare lanci di missili, bombardamenti militari e attività di altro tipo connesse con la guerra in Ucraina.

I piloti russi hanno più volte fatto capire di non gradire queste missioni, e di considerare ormai il Mar Nero come il proprio cortile di casa. Nel 2022 un caccia russo aveva sganciato un missile vicino a un aereo di aerosorveglianza RC-135 Rivet Joint delle forze aeree britanniche che volava nello spazio aereo internazionale sopra il Mar Nero. E ancora, nel marzo 2023, il governo degli Stati Uniti, ha ripreso un caccia russo che scaricava carburante su un aereo: il drone si schiantò, poi nel Mar Nero. Ma le minacce russe non si sarebbero limitate allo scenario di prossimità del conflitto ucraino. Sempre Lecornu ha ricordato che mesi fa, una nave da guerra russa si è avvicinata pericolosamente alla baia della Senna, al limite della acque territorialmente autorizzate, come se volesse intimidere il governo francese.

Il ministro si riferisce presumibilmente al sottomarino Krasnodar, intercettato in prossimità della costa occidentale francese lo scorso ottobre, dopo essere comparso nelle acque del Mediterraneo.

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