Cronaca internazionale

Alexey Navalny in condizioni critiche: forse nuovo avvelenamento

Il più importante politico dell'opposizione russa soffre di forti dolori allo stomaco. Un suo collaboratore ha parlato di un possibile avvelenamento ad azione lenta avvenuto in prigione, dove sta scontando una condanna a undici anni

Alexey Navalny in condizioni critiche: forse nuovo avvelenamento
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Che cosa è successo ad Alexei Navalny? Quali sono le sue condizioni di salute? Sono domande più che lecite, dopo le dichiarazioni rilasiciate al Guardian da Ruslan Shaveddinov, uno stretto collaboratore dell'oppositore russo. "La situazione è critica, siamo tutti molto preoccupati", ha affermato Shaveddinov, spiegando che Navalny, attualmente in carcere, lo scorso venerdì ha avvertito un forte dolore di stomaco, che potrebbe essere il risultato di un veleno ad azione lenta.

Cosa è successo a Navalny

"Abbiamo capito che la situazione doveva essere molto grave perché è stata chiamata un'ambulanza", ha aggiunto Shaveddinov, specificando che le autorità carcerarie si sono rifiutate di far ricoverare Navalny in ospedale. L'entourage del blogger anti-Putin ritiene che l'uomo sia stato avvelenato. "La nostra teoria è che lo stiano gradualmente uccidendo, usando un veleno ad azione lenta attraverso il cibo", ha chiarito lo stesso Shaveddinov.

Il collaboratore di Navalny ha riferito che la scorsa settimana è stata chiamata un'ambulanza nella colonia penale di massima sicurezza IK-6 a Melekhovo, a 250 km da Mosca, dove Navalny è detenuto. E da quel momento non ci sono stati aggiornamenti sulle sue condizioni di salute, perché "le autorità penitenziarie stanno facendo tutto il possibile per isolarlo", ha fatto sapere l'alleato del 46enne oppositore russo, che deve scontare 11 anni di carcere per frode e oltraggio alla corte: accuse che secondo gruppi di difesa dei diritti umani sono state inventate per metterlo a tacere.

Ipotesi avvelenamento

Quanto all'ipotesi di avvelenamento, Shaveddinov ha ricordato che Navalny era stato già vittima del novichok, un agente nervino di fabbricazione sovietica, durante un viaggio in Siberia nel 2020, per cui erano state necessarie delle cure in Germania.

"Potrebbe sembrare paranoia, ma dopo il novichok, sembra del tutto plausibile. Ha perso 8 kg in due settimane, questo non era mai successo prima e i medici non gli dicono perché soffre così tanto", ha continuato il suo alleato.

Le preoccupazioni per la salute di Navalny sono aumentate negli ultimi mesi, tanto che all'inizio di quest'anno un gruppo di legislatori e medici russi ha sfidato il Cremlino firmando una petizione per chiedere cure mediche adeguate al blogger anti-Putin.

La risposta del Cremlino

L'ultimo post sui social media di Navalny risale a giovedì, ossia il giorno prima del peggioramento delle sue condizioni. In quell'occasione aveva lanciato un appello alle autorità della Georgia per rilasciare dal carcere l'ex presidente Mikheil Saakashvili e sottoporlo a cure mediche.

Alla domanda sulle affermazioni secondo cui Navalny potrebbe essere stato lentamente avvelenato, il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha affermato che il Cremlino non stava seguendo il suo stato di salute e che quella era una questione di competenza del servizio penitenziario federale.

Dal canto suo, Marie Struthers, direttrice di Amnesty International per l'Europa orientale e centrale, non ha usato mezzi termini per commentare l'indiscrezione: "Le autorità carcerarie russe stanno usando i metodi crudeli che hanno perfezionato per anni per cercare di spezzare lo spirito di Alexei Navalny rendendo la sua esistenza nella colonia penale insopportabile, umiliante e disumanizzante".

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