Cronaca internazionale

Razzi da Gaza e guerra coi fuochi d'artificio a Gerusalemme: alta tensione in Israele

La polizia israeliana ha fatto irruzione all'interno della moschea di Al Aqsa, la più grande di Gerusalemme e una delle più venerate del mondo musulmano: in risposta, sono partiti lanci di razzi da parte del movimento islamista Hamas

Razzi da Gaza e guerra coi fuochi d'artificio a Gerusalemme: alta tensione in Israele

Tensione molto alta in Israele dopo gli scontri delle scorse ore. Nel cuore della notte, la polizia israeliana ha fatto irruzione infatti all'interno della moschea di Al Aqsa, situata nell'area di Gerusalemme Est. Si tratta di uno degli edifici più venerati non solo dagli arabi palestinesi ma anche dall'intero mondo musulmano. Il monumento è anche simbolo della spianata delle moschee, luogo sacro gestito dall'organizzazione islamica Waqf. Chiaro quindi come un'operazione di sicurezza delle autorità israeliane nell'area venga vista, da parte palestinese, come una grave provocazione.

Non a caso, poche ore dopo gli scontri, Hamas ha parlato di "crimine senza precedenti" e ha iniziato a lanciare razzi in direzione del sud di Israele dalla striscia di Gaza. Così come sottolineato dal Times of Israel, lo Stato ebraico ha a sua volta risposto prendendo di mira alcune postazioni del movimento islamista.

Gli scontri attorno Al Aqsa

Poco prima dell'alba, le autorità israeliane hanno iniziato un'operazione di sicurezza all'interno di Gerusalemme Est. Il quartiere cioè inglobato de facto da Israele con la guerra del 1967, ma considerato de jure a livello internazionale come territorio occupato. Qui hanno sede i principali luoghi di culto della città, sia per gli ebrei che per i musulmani, oltre che per i cristiani.

La tensione a Gerusalemme era già molto alta da giorni. La convergenza delle festività del Ramadan per i musulmani e della Pasqua ebraica aveva messo in allarme le autorità per possibili scontri. Difficile al momento determinare cosa possa aver fatto scattare l'ennesima scintilla esplosiva nel cuore della Terra Santa. Quando ancora buona parte della città dormiva, la polizia israeliana ha fatto irruzione all'interno della moschea di Al Aqsa. Non è la prima volta che l'edificio è teatro di scontri, raramente però si è arrivati a una vera e propria battaglia dentro le mura dell'edificio.

Sui social sono apparsi video in cui si mostrano i momenti più concitati dell'irruzione, con i poliziotti israeliani che provano a bloccare un gruppo di palestinesi all'interno di Al Aqsa. In altri video, si notano fuochi d'artificio sparati probabilmente da manifestanti palestinesi all'indirizzo della polizia. Lanciate anche pietre e altri oggetti. A loro volta, gli agenti hanno risposto con lacrimogeni. Diverse, come sempre in queste occasioni, le versioni.

I media palestinesi hanno accusato gli israeliani di aver aggredito dei fedeli all'interno di una delle moschee più importanti. La polizia ha reso noto di essere intervenuta per bloccare alcuni facinorosi che si sono asserragliati all'interno di Al Aqsa. Secondo i portavoce della sicurezza israeliana, l'intervento si è reso necessario per arrestare gruppi di "agitatori" e permettere lo svolgimento delle funzioni religiose.

Hamas lancia missili da Gaza

La prima reazione agli scontri a Gerusalemme si è avuta dai portavoce di Hamas. Il movimento islamico che controlla la Striscia di Gaza, ha dichiarato che quanto accaduto ad Al Aqsa rappresenta un crimine senza precedenti e ha invitato i palestinesi a difendere i luoghi di culto. Poco dopo, a Sderot e in altre cittadine del sud di Israele, non lontane dal confine con Gaza, sono scattati gli allarmi anti aerei. Segno dell'inizio del lancio di missili da parte di Hamas verso il territorio israeliano.

Le forze di sicurezza dello Stato ebraico hanno attivato il sistema Iron Dome, capace di intercettare buona parte degli ordigni partiti dalle postazioni militari di Hamas. Subito dopo, da parte israeliana è stata autorizzata una controrisposta al lancio di razzi. Esplosioni sono state udite a Gaza, Khan Younis e altre località della Striscia. Dalla sede del ministero della Difesa israeliano è stato reso noto l'avvio di operazioni volte a colpire le postazioni di Hamas. A intervenire sono stati i mezzi dell'aviazione, così come anche quelli delle forze di terra. Alcuni carri armati hanno sparato, dalle località più vicine al confine, in direzione dei siti da cui sono partiti i razzi verso le città israeliane.

Tensione anche a Nablus

La situazione in medio oriente era tesa già da giorni. Il 3 aprile, nel corso di un'operazione delle forze di sicurezza della città palestinese di Nablus, due persone sono rimaste uccise. Ne sono nati scontri che hanno portato nelle scorse ore a un nuovo intervento israeliano. Sui social sono apparsi video di colonne di mezzi blindati israeliani entrare in città. Non è chiaro se le nuove tensioni scoppiate a Nablus siano o meno ricollegabili a quanto accaduto ad Al Aqsa.

Certo è che nelle prossime ore la situazione sembra destinata a rimanere molto seria.

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