Cronaca internazionale

Pace e cooperazione: al via in Kazakhstan il decimo vertice degli Stati Turchi

Via al vertice dell’OTS ad Astana, in Kazakhstan. Tra i dossier anche la crisi israeliana. Il ministro degli Esteri kazako ha sollecito l'apertura di corridoi umanitari nella Striscia di Gaza

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L’importanza di concentrarsi su colloqui di pace tra Israele e le controparti palestinesi. La necessità di aprire corridoi umanitari nella Striscia di Gaza per salvaguardare la vita dei civili. L’impegno diplomatico per arrivare ad un cessate il fuoco capace di congelare la crisi. Questo è soltanto uno dei numerosi temi affrontati ad Astana, in Kazakhstan, in occasione del decimo vertice dell’Organizzazione degli Stati Turchi (OST), un evento al quale hanno preso parte i leader di Turchia, Azerbaigian, Ungheria, Kirghizistan, Turkmenistan e Uzbekistan, oltre che del Kazakhstan. I membri hanno discusso in merito ad urgenti questioni geopolitiche e di integrazione regionale, di cooperazione e sviluppo economico. Sotto i riflettori è finita, ovviamente, anche la citata crisi israeliana, per la cui risoluzione i partecipanti dell’OST hanno espresso le loro possibili soluzioni.

La crisi israeliana

Il vertice è iniziato con una riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri del nel corso della quale il ministro del Kazakhstan, Murat Nurtleu, ha espresso preoccupazione per la situazione nella Striscia di Gaza e sollecitato l'apertura di corridoi umanitari. "Il nostro Paese è molto preoccupato per l'escalation della violenza in Medio Oriente. Ci uniamo alla cooperazione con la comunità internazionale e chiediamo un cessate il fuoco immediato. L'apertura di corridoi umanitari per la popolazione di Gaza è un compito prioritario della diplomazia del Kazakistan", ha dichiarato Nurtleu. L’alto funzionario ha quindi esortato entrambe le parti coinvolte nella crisi a concentrarsi sui colloqui di pace. Il presidente del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev, ha invece annunciato la decisione del Kazakhstan d’inviare aiuti umanitari per un milione di dollari al popolo palestinese.

Il vertice dell’Organizzazione degli Stati Turchi

L’incontro, il cui obiettivo consiste nell’approfondire la cooperazione tra i paesi di lingua turca e contribuire alla pace e alla stabilità regionale, fondendosi su un patrimonio storico e culturale condiviso e su legami linguistici, ha affrontato molteplici altri dossier.

Gli Stati turcofoni devono essere “più uniti che mai” per contrastare le minacce dello scenario attuale, per sostenersi e per assumere iniziative congiunte efficaci, ha detto Tokayev, anticipando la firma di diversi “importanti documenti”, misure che hanno l’obiettivo di “rafforzare l’unità e la prosperità” del mondo turcofono.

Il presidente kazako si è detto fiducioso che gli accordi possano contribuire “grandemente allo sviluppo dell’interazione nella regione” e rilanciare “il prestigio dell’organizzazione”.

Gli accordi firmati

Nello specifico, i leader presenti hanno firmato la Dichiarazione del decimo Vertice dell'Organizzazione degli Stati Turchi, la Legge di Astana, la Risoluzione sull'assegnazione al Presidente dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev del più alto ordine del mondo turco, la risoluzione sulla dichiarazione del 6 febbraio OTS Giorno della Memoria per le Vittime dei Disastri e della Solidarietà, la risoluzione sui centri finanziari del mondo turco; quella sull'armonizzazione delle bandiere delle organizzazioni di cooperazione turche; sulla concessione dello status di osservatore all'Organizzazione per la Cooperazione Economica nell'OTS e sulla nomina del Vice Segretario Generale dell'Organizzazione degli Stati Turchi e del Presidente del Fondo per la Cultura e il Patrimonio Turco.

Tra gli altri documenti, sono stati firmati anche il protocollo di cooperazione in metrologia tra le rispettive autorità degli Stati membri dell'OTS e il Piano d'azione congiunto (road map) per l'attuazione del programma OTS di connettività dei trasporti per il periodo 2023-2027.

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