Cronaca internazionale

Blitz della polizia nella sede del Ppe a Bruxelles: indagini su un eurodeputato tedesco

Il Partito popolare europeo (Ppe) ha confermato che rappresentanti delle autorità di polizia belghe e tedesche hanno visitato la sede del partito a Bruxelles: "La visita è collegata a un'inchiesta in corso in Turingia"

Blitz della polizia nella sede del Ppe a Bruxelles: indagini su un eurodeputato tedesco
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Un blitz della polizia belga nella sede del Partito popolare europeo, il Ppe, la principale formazione politica al Parlamento europeo, a Bruxelles. I media scrivono che nelle prime ore del mattino, intorno alle 9, gli investigatori hanno fatto irruzione negli uffici del gruppo politico in rue du Commerce, sequestrando alcuni computer. Il Partito ha confermato la notizia, spiegando che la visita delle autorità è collegata ad un'inchiesta in corso in Turingia, Land della Germania centro-orientale.

Il blitz nella sede del Ppe

Secondo quanto riportato dal sito Euractiv, la polizia avrebbe effettuato una perquisizione all'interno della sede del Ppe. Fonti dei Popolari - confermate poi da un comunicato diffuso dallo stesso Partito - indicano che l'azione potrebbe essere legata all'eurodeputato tedesco della Cdu Mario Voigt, sospettato di presunta frode in patria.

"Gli agenti hanno compiuto perquisizioni al primo e al terzo piano della sede del partito in rue du Commerce", ha raccontato la fonte anonima. Dalle prime indiscrezioni, la polizia avrebbe portato via alcuni computer, presumibilmente nell'ambito di un'indagine per frodi finanziarie relativa a presunte irregolarità legate ad un'inchiesta in corso in Turingia.

Il motivo della perquisizione

In un secondo momento il Ppe ha diffuso un comunicato per raccontare l'accaduto. "Il Partito popolare europeo conferma che martedì 4 aprile alcuni rappresentanti delle autorità di polizia belghe e tedesche hanno visitato la sede del partito a Bruxelles. L'azione è collegata a un'inchiesta in corso in Turingia, in Germania", si legge in una nota lo stesso Ppe

Il Partito ha insomma confermato le notizie relative ad alcune perquisizioni avvenute questa mattina a Bruxelles. "Il Partito - si legge ancora - sta collaborando in piena trasparenza con le autorità, fornendo tutte le informazioni e la documentazione del caso". "Poiché si tratta di un'indagine legale in corso, il Ppe non fornirà altri commenti", ha quindi chiarito la nota.

Il caso, a quanto si apprende a Bruxelles, riguarderebbe Mario Voigt, il leader della Cdu nella Germania centrale: secondo le prime indiscrezioni, avrebbe lavorato per il partito durante la campagna elettorale per le europee, gestendo il lavoro sui social media, e l'inchiesta riguarderebbe una parte del contratto, che avrebbe subappaltato ad una società tedesca.

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