Cronaca internazionale

"Pianificava altri attacchi": il capo dell'Isis arrestato dagli 007 di Ankara

L'intelligence turca ha arrestato ad Aleppo Abdullah al Jundi, leader dell'Isis. L'uomo è stato catturato vivo durante un'operazione condotta dai servizi di Ankara e dalle forze di sicurezza locali affiliate all'Esercito nazionale siriano

"Pianificava attacchi": il capo dell'Isis arrestato dagli 007 di Ankara

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L'intelligence turca (Mit) ha arrestato in Siria, nella città di Aleppo, Abdullah al Jundi, leader dell'Isis. Al Jundi è stato accusato da Ankara di star pianificando attacchi contro le forze turche. L'uomo, nome in codice Hattab El Muhacir, era responsabile della pianificazione di azioni contro veicoli appartenenti alle forze di sicurezza turche sul territorio siriano.

Arrestato il leader dell'Isis Al Jundi

Al Jundi, riferiscono le forze di intelligence turche, ha fornito informazioni sui membri dell'organizzazione che svolgono attività terroristiche. Durante l'operazione è stato sequestrato anche del materiale con i piani dell'organizzazione. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Anadolu, l'uomo è stato catturato vivo durante un'operazione condotta dai servizi segreti turchi (Mit) e dalle forze di sicurezza locali affiliate all'Esercito nazionale siriano.

Al Jundi avrebbe rivelato che l'Isis si stava preparando a lanciare attacchi contro le forze di sicurezza turche e, secondo quanto detto da fonti di intelligence, avrebbe condiviso informazioni sui membri dell'organizzazione terroristica.

Nel 2013 la Turchia è diventata uno dei primi Paesi a dichiarare Daesh/Isis un’organizzazione terroristica. Da allora Ankara è stata attaccato più volte dal gruppo terroristico, con oltre 300 persone uccise e altre centinaia ferite in almeno 10 attentati suicidi, sette attentati dinamitardi e quattro attacchi armati. In risposta, la Turchia ha lanciato operazioni antiterrorismo in patria e all’estero per prevenire ulteriori attacchi, hanno evidenziato i media turchi.

Le operazioni di Ankara contro l'Isis

Sappiamo pochissimo, al momento, dell'operazione d'intelligence orchestrata dagli 007 di Ankara. I media turchi scrivono che, con la scusa del conflitto in corso, al Jundi era nelle fasi preparatorie di un potenziale attacco contro le forze di sicurezza turche e che l'avvenuto blitz testimonierebbe la missione in corso dell’intelligence e delle forze militari della Turchia per combattere il terrorismo, garantendo la sicurezza della loro nazione e dei loro alleati.

Ricordiamo che nei giorni scorsi le autorità turche hanno riferito di aver sventato un piano ordito dall'Isis per attaccare sinagoghe, chiese e l'ambasciata irachena ad Ankara. La stessa agenzia Anadolu, citando fonti della sicurezza a condizione di anonimato, riferiva che le forze armate turche avevano arrestato 32 sospetti, tra cui tre leader dell'Isis, in raid condotti in nove province della Turchia. L'operazione congiunta è stata condotta dell'agenzia di intelligence e della polizia della Turchia.

Solo una settimana prima gli agenti turchi avevano arrestato 304 sospetti agenti dell'Isis in raid simultanei in tutta la Turchia.

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