Cronaca internazionale

Il corpo senza vita e la caduta: la morte misteriosa di un politico del partito di Putin

Il deputato di "Russia Unita" Vladimir Egorov è stato trovato morto nel cortile di casa sua. Secondo i media, sarebbe precipitato dal terzo piano dell'abitazione. Ancora ignote le cause della morte

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Ennesima morte misteriosa tra le fila della politica russa. Vladimir Egorov, esponente del partito “Russia Unita” del presidente Putin, è stato trovato senza vita nel cortile di casa a Tobolsk, in Siberia. Stando a quanto riferito dagli investigatori alla testata Kommesant, “non ci sono segni esterni di violenza”. La polizia deve ancora stabilire le cause della morte dell’uomo, ma la Duma locale ha pubblicato un necrologio sulla sua pagina social affermando che Egorov è morto “a seguito di un incidente” non meglio specificato, elogiandolo per il suo “supporto ai partecipanti dell’operazione militare speciale e alle famiglie del personale coinvolto”.

Il canale Telegram Baza, che ha legami con i servizi segreti russi, ha specificato che il corpo del collega di partito di Putin è stato trovato mercoledì 27 dicembre “nel cortile di casa sua in via Kedrovaya” e che Egorov è caduto dal terzo piano, un dettaglio ripreso anche dal giornale Izvestia e da Ren Tv. Il sito 72.ru ha scritto che vi sarebbe un testimone dell’accaduto e che il deputato soffriva di “problemi di cuore". Il dipartimento regionale del comitato investigativo ha però dichiarato di stare “ancora conducendo l’autopsia” e di non sapere dove i media “abbiano ottenuto queste informazioni”.

La sua morte allunga la lista di decessi eccellenti nella Federazione avvenuti in circostanze poco chiare, tra cui quelli di diversi uomini d’affari legati alle due più grandi società energetiche russe. Uno di questi è Ravil Maganov, presidente di Lukoil, la seconda più importante compagnia russa di petrolio, che nel 2022 si era espresso contro la guerra in Ucraina. L’uomo è morto dopo essere caduto dalla finestra di un ospedale a Mosca. Un volo fatale ha segnato anche il destino di Pavel Antonov, il magnante delle salsicce divenuto deputato di Russia Unita, precipitato dal terzo piano del suo hotel in India. Mesi prima della sua tragica fine, aveva ribadito il suo sostegno al presidente Putin e aveva negato di aver inviato su Whatsapp messaggi contro il conflitto tra Mosca e Kiev, spiegando l’accaduto come uno “sfortunato malinteso e un errore tecnico”.

A maggio, il viceministro russo della Scienza e dell’Istruzione Pyotr Kucherenko ha incontrato una fine prematura dopo essersi ammalato mentre si trovava su un aereo con una delegazione russa, di ritorno da un viaggio d’affari a Cuba.

Un giornalista ha detto di aver parlato con l’uomo nei mesi precedenti e ha riferito che Kucherenko temeva per la propria incolumità.

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