Cronaca internazionale

"Non c'è frontiera! Sono i bianchi ad averla...". La verità sui flussi migratori

Dai subsahariani arroganza e offese alla Tunisia e minacce all'Europa che tentano di fermare i migranti irregolari: "Non ce ne frega, noi continuiamo"

"Non c'è frontiera! Sono i bianchi ad averla...". La verità sui flussi migratori

Il flusso migratorio dalla Tunisia all'Italia è in costante aumento. Le destabilizzazioni geopolitiche degli ultimi mesi hanno contribuito a incrementare le partenze verso l'Italia, causando una situazione di emergenza nel nostro Paese. La Tunisia è un Paese sull'orlo della bancarotta e senza un aiuto da parte dell'Europa difficilmente può essere in grado di gestire i flussi di migranti che prendono il mare dalle sue coste. Per questa ragione, la Farnesina ha disposto uno stanziamento di 10 milioni di euro, di cui 6,5 per ulteriori forniture di equipaggiamenti per il contrasto alle migrazioni irregolari.

"L'Italia conferma il suo ruolo cardine a sostegno della Tunisia a tutto campo. Un nuovo, concreto, gesto è rappresentato dalla decisione di assicurare risorse aggiuntive alla collaborazione in ambito migratorio per accompagnare le autorità tunisine nella gestione di un fenomeno che vede i nostri Paesi uniti nel combattere le reti di trafficanti di esseri umani", ha spiegato Antonio Tajani. L'eco delle parole del vicepremier, e la notizia dello stanziamento, sono arrivate fino all'altra sponda del Mediterraneo, dove sono state oggetto di discussione tra i possibili futuri migranti e il resto dei nordafricani. "Bravo alla Tunisia per essere la polizia dei loro confini. Bravo al neocolonialismo", scrive un sostenitore delle migrazioni irregolari, sostenendo che questi aiuti configurano una nuova forma di colonialismo. Teoria smontata da un altro utente: "Sono entrati legalmente in Tunisia? I tunisini saranno in grado di proteggere il proprio confine come priorità con questi soldi... Non importa dove sia il confine, ci sono regole da rispettare". Concetto troppo complicato, a quanto pare, da capire: "Africa è Africa, non c'è frontiera! Sono i bianchi che ce li hanno, noi siamo diversi. Devono imparare bene la storia prima di intervenire. È l'Africa che vince se non ha paura di aver paura".

Un confine è senz'altro costituito dal Mar Mediterraneo che separa l'Africa dall'Europa ma nemmeno quello sembrano rispettare, ripetendo gli stessi concetti che da sinistra e dalle Ong vengono utilizzati per giustificare le migrazioni. Paesi senza più confini e libera circolazione in tutto il mondo: "Devono solo mettere la recinzione! Andiamo dove Dio vuole". I subsahariani, che rappresentano la percentuale maggiore di migranti irregolari verso l'Italia, ora si arrogano anche il diritto di insultare la Tunisia, offendendone il governo perché collabora con l'Italia ne tentativo di bloccare le partenze irregolari: "Se ho capito bene la Tunisia è ora guardiana dei confini italiani. Vergognati, davvero". C'è poi l'arroganza di dire "non ce ne fotte", in totale sfregio di due Paesi che tentano di ristabilire la legalità: "Vi restano ancora 90 milioni di euro da versare in Tunisia. Nel frattempo, noi continuiamo ad attraversare il Mediterraneo. Tunisia, sei il vero zerbino italiano".

Ma tra tutti i messaggi di questo tenore, che evidenziano un atteggiamento strafottente e pretensioso, esibito anche una volta arrivati in Italia, c'è anche chi, forse inconsciamente, rivela la realtà dietro

l'aumento dei flussi. "Abbiamo chiamato i soldati? Sì, li chiameremo anche domani per aiutarci. Non dimenticate che c'è il buono tra i cattivi, e la Russia è buona tra i Paesi europei per l'Africa".

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