Cronaca internazionale

Le immagini choc: cosa fanno i salmoni zombie

Sulla Bakkafrost Scotland, dal 2019 di proprietà di una società delle Faroe, si è scatenata una bufera mediatica

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Salmoni che nuotano nell'acqua di un allevamento nonostante il fatto che il loro corpo sia ridotto in brandelli o manchino dei pezzi di carne: le immagini riprese di nascosto da un attivista inglese in Scozia hanno scosso l'opinione pubblica e fatto il giro del web.

A quanto pare non si tratterebbe di un evento straordinario ma di una situazione assolutamente "normale" per quell'impianto, tanto che su quelli che sono stati ribattezzati salmoni-zombie sta indagando appositamente una commissione d'inchiesta.

Fondamentale a far luce sulla vicenda l'indagine sotto copertura presso l'allevamento di Bakkafrost, sito nell'isola di Skye in Scozia, realizzata dall'attivista Don Staniford, cha ha commentato le immagini riprese definendole le"peggiori che abbia mai visto in tutta la mia vita". I salmoni-zombie che nuotano tranquillamente all'interno dell'impianto "sono come un film dell'orrore", spiega Staniford, "le terribili ferite all'interno delle vasche di Bakkafrost sono le peggiori a cui abbia mai assistito". Ma come si è potuta verificare una situazione del genere? A quanto pare alla base del problema ci sarebbe il fatto che la stessa azienda"non ha installato un'adeguata rete anti-predatore o non abbia mantenuto adeguatamente l'attrezzatura". "Se gli allevamenti di salmoni non possono operare in sicurezza senza violare la legislazione sul benessere", considera l'attivista inglese, "dovrebbero essere chiusi immediatamente".

Bakkafrost, azienda delle Isole Faroe che controlla gli impianti della Scottish Salmon Company dal 2019, quando li ha acquistati, è finita nell'occhio del ciclone a causa delle immagini riprese da Staniford: queste, realizzate tramite una telecamera impermeabile installata su un palo telescopico il 28 e il 29 giugno scorsi, sono state diffuse solo nei giorni scorsi.

L'attivista inglese, il quale ritiene di poter affermare che le mutilazioni ai salmoni siano conseguenza di attacchi predatorii portati, presumibilmente, da delle foche, chiede all'azienda di intervenire urgentemente. I ministri scozzesi hanno già in altre circostanze simili sbarrato le porte alla decisione di uccidere le foche per proteggere i salmoni da allevamento, nonostante che la legislazione preveda tale possibilità per "alleviare le sofferenze" dei pesci. Di certo, al momento, c'è che l'Highland Council e i funzionari del governo scozzese hanno avviato un'inchiesta sul welfare degli animali d'allevamento.

Pressati dall'opinione pubblica, i responsabili di Bakkafrost Scotland hanno rilasciato delle dichiarazioni ad hoc al Daily Mail. "L'azienda s'impegna per il benessere e la salute dei pesci e dell'ambiente naturale, che sono entrambi intrinsecamente collegati e rappresentano la base dell'allevamento responsabile del salmone", ha spiegato un portavoce della società, il quale ha tuttavia riconosciuto che prima di vedere le immagini diffuse dai media inglesi non era a conoscenza della sittuazione.

"Una recente ispezione del Rspca (la Royal society for the prevention of cruelty to animals) nel sito non aveva evidenziato alcun problema".

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