Cronaca internazionale

"Soldi in Europa nonostante le sanzioni": così gli oligarchi russi hanno beffato l'Ue

Nonostante le sanzioni comminate per l’invasione dell’Ucraina, Cipro ha mantenuto il proprio storico ruolo di hub finanziario di Mosca: spuntano i documenti

"Soldi in Europa nonostante le sanzioni": così gli oligarchi russi hanno beffato l'Ue

Ascolta ora: ""Soldi in Europa nonostante le sanzioni": così gli oligarchi russi hanno beffato l'Ue"

"Soldi in Europa nonostante le sanzioni": così gli oligarchi russi hanno beffato l'Ue

00:00 / 00:00
100 %

Beni e asset per centinaia di milioni di euro trasferiti a Cipro nonostante le sanzioni per l’invasione russa dell’Ucraina sin dal 2014: così decine di importanti oligarchi hanno beffato l’Ue. L’inchiesta giornalistica internazionale Cyprus Confidential ha coinvolto 250 giornalisti di 55 Paesi e ha acceso i riflettori sullo storico ruolo di Nicosia di hub finanziario della Russia. Un’indagine resa possibile dai 3,6 milioni di file fatti trapelare da una fonte anonima al Consorzio internazionale di Giornalisti investigativi (Icij), alla tedesca Paper Trail Media e ad altri partner che hanno condiviso l'esame dei documenti.

Come riportato dal Guardian, l’inchiesta ha posto l’accento sul ruolo di primo piano svolto dalla società PwC Cyprus nella gestione delle transazioni e su come le strutture offshore “opache” gestite da contabili e fornitori di servizi aziendali di Cipro – stato membro Ue – possano aver consentito pagamenti non divulgati a un influente giornalista occidentale e potenziali violazioni delle regole sul finanziamento delle squadre di calcio.

In altri termini, Cipro è la porta d’ingresso per l’Europa per gli oligarchi collegati al Cremlino. Tra i centoquattro miliardari russi identificati dalla rivista Forbes nel 2023, due terzi appaiono con familiari come clienti di studi legali e società di consulenza di Nicosia. Entrando nel dettaglio, figurerebbero settantuno clienti russi sanzionati a partire dal febbraio del 2022 – in concomitanza con l’invasione dell’Ucraina – ma i documenti riservati partono dalla metà degli anni Novanta e riguardano circa ottocento società anonime internazionali, trust e società offshore - delle quali 650 a Cipro - riconducibili a oligarchi e loro familiari sanzionati dal 2014, anno dell'invasione russa della Crimea.

Tra i tanti esempi disponibili, PwC Cyprus e altri consulenti ciprioti avrebbero fornito sostegno al potente oligarca Alexei Mordashov a tentare di trasferire un miliardo di sterline in una società pubblica il giorno stesso in cui è stato sottoposto alle sanzioni europee. Al momento la transazione è oggetto di un’indagine penale in corso. E ancora, 600 mila euro in bonifici non dichiarati da parte di società collegate all'oligarca e a un influente giornalista tedesco, Hubert Seipel, considerato fra i massimi esperti della Russia, per la pubblicazione di due libri su Vladimir Putin.

Tra i documenti anche gli accordi segreti che consentivano all’ex presidente del Chelsea Roman Abramovich e al celebre agente di calciatori Pinhas Zahavi di controllare le carriere di 21 giovani giocatori attraverso controversi accordi di proprietà di terzi, paragonati al lavoro forzato.

Cipro ha risposto promettendo un “approccio di tolleranza zero” nei confronti delle violazioni delle sanzioni. In particolare, il governo cipriota sta ricevendo supporto tecnico dal governo britannico per creare un’unità di attuazione delle sanzioni il prossimo anno.

Ha inoltre aderito a un progetto transfrontaliero dell’UE volto a rendere effettive le sanzioni.

Commenti