Cronaca internazionale

Venti di 220 km orari e colonne di fuoco. È allarme per i Firenado: ecco cosa sono

Preoccupa l'emergenza incendi che ha colpito in questi giorni Tenerife, anche per la formazione di rarissimi "Firenado", un fenomeno metereologico devastate, difficile da controllare. Ecco di cosa si tratta

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Più di 5 mila ettari di territorio in fumo, 50 km di inferno che hanno colpito 11 municipi. È una vera emergenza quella che sta devastando Tenerife avvolta dalle fiamme ormai da giorni, alimentate anche dal vento. Ma ora la più grande isola delle Canarie, deve combattere un'ulteriore emergenza, quella dei Firenado chiamati dagli gli abitanti del luogo tornato di fuego, che rendono le massicce manovre di contenimento e spegnimento difficilissime.

Cosa sono i Firenado

Firenado è il loro nome inglese, in realtà sono più comunemente conosciuti come tornado di fuoco. Si tratta di eventi atmosferici rari, considerati dagli esperti come i più estremi fenomeni metereologici della terra. Si creano da venti che possono superare i 220km/h che formano un vortice di gas infuocato che raggiunge temperature altissime e a causa della loro rarità ne sono stati documentati pochissimi, e questo può dare l'idea dell'emergenza che sta vivendo Tenerife, visto che la rete è piena di video che mostrano le lingue infuocate raggiungere grandi altezze.

La divisione scientifica

Di questo fenomeno si hanno due diverse tipologie, si può quindi parlare di vortice di fuoco o di diavolo di fuoco, in quanto i loro vortici si estendono dal suolo fino alla base delle nuvole che si trovano sopra, anche ad altezza di chilometri.

Come si formano

Quando avviene un incendio particolarmente esteso, si crea una corrente ascensionale di aria calda che sale rapidamente verso l'alto e quella restante viene aspirata dall'ambiente circostanze per sostituire quella verso l'altro. Allo stesso tempo i venti che soffiano in varie direzioni alimentano la corrente ascensionale ed è proprio l'unione di questi due fattori che crea il cosiddetto tornado di fuoco. Il problema principale è che una volta formato è difficile da poter controllare.

Secondo Neil Lareau, professore e scienziato dell'atmosfera presso l'Università del Nevada, un tornado di fuoco "avvia un proprio sistema meteorologico, aiutando a concentrare la rotazione" come riportato dal sito Meteored. “Quando il fumo sale e si condensa nell'atmosfera superiore, si forma una nube nota come pirocumulonembo, proprio sopra il vortice di fuoco. Lo sviluppo della nube allunga la colonna d'aria sottostante, concentrando la rotazione vicino alla superficie e provocando l'accelerazione dei venti e rafforzando il tornado”, spiega ancora il professore, che per studiare il fenomeno si è avvalso di misurazioni radar. Nel 2018 uno dei più potenti fu il Carr Fire in California, le cui lingue di fuoco arrivarono ad un'altezza di 5 km ruotando con velocità del vento stimate intorno a 230 km/h.

I più devastanti della storia

Un altro drammatico esempio risale al 1923, durante il grande terremoto del Kantō, in Giappone, che innescò vari incendi, i quali diedero origine ad una gigantesca tempesta di fuoco e produssero un enorme vortice di fuoco che uccise 38 000 persone in quindici minuti.

Un altro esempio sono i vortici di fuoco che si svilupparono dopo che un fulmine colpì un deposito di petrolio vicino a San Luis Obispo, in California, il 7 aprile 1926, molti dei quali produssero significativi danni strutturali, uccidendo due persone; in quest'occasione migliaia di trombe d'aria furono prodotte nei quattro giorni di incendio.

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