Cronaca internazionale

Il tunnel distrutto, la guerriglia e i sabotaggi: la guerra fantasma di Kiev in Russia

L’episodio risalirebbe allo scorso 29 novembre. I sabotatori di Kiev sarebbero riusciti a piazzare quattro esplosivi su un treno merci russo a circa 3mila miglia dal confine tra Ucraina e Russia

Il tunnel distrutto, la guerriglia e i sabotaggi: la guerra fantasma di Kiev in Russia
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Non si placano i combattimenti tra Russia e Ucraina, esacerbati nelle ultime ore da un massiccio attacco missilistico russo e dalla replica di Kiev. Nel frattempo, lontano dai campi di battaglia, gli ucraini continuano silenziosamente ad effettuare sabotaggi strategici nel tentativo di danneggiare Mosca. In generale, le tattiche di guerriglia — che comprendono atti di sabotaggio, incursioni di commando, omicidi mirati e tentativi di far esplodere depositi di munizioni, oleodotti e ferrovie nemiche — hanno assunto un'importanza rilevante dal momento le due parti non riescono a compiere progressi sostanziali nella guerra. L’esempio più recente coincide con un blitz chirurgico orchestrato dall’Ucraina per sabotare un treno russo e distruggere il tunnel ferroviario più lungo della Federazione Russa.

Il sabotaggio ferroviario di Kiev

La notizia è stata riportata dal New York Times. L’episodio risalirebbe allo scorso 29 novembre, quando alcuni sabotatori ucraini sarebbero riusciti a piazzare quattro esplosivi su un treno merci russo che stava trasportando gasolio e carburante per jet, a circa 3mila miglia dal confine tra Ucraina e Russia, nell'Estremo Oriente Russo. I funzionari dell’intelligence di Kiev avrebbero in seguito spiegato che, più che a far esplodere il treno, l’obiettivo di quella mossa coincideva con la distruzione di un tunnel ferroviario. Nello specifico, il convoglio formato da 50 vagoni è saltato in aria mentre stava attraversando la suddetta infrastruttura attraverso le montagne Severomuysky.

L’Ucraina sperava così di compromettere un canale vitale per le armi spedite in Russia dalla Corea del Nord, in un momento in cui le forze ucraine sul fronte erano intente a lottare per evitare gli assalti russi. La logica del raid era chiara: i treni possono essere sostituiti e i binari possono essere riparati rapidamente. Ma causare un grave danno al citato tunnel, che ha richiesto decenni per essere costruito, avrebbe richiesto duri lavori di riparazione. E così, alle 17:20 dello scorso 29 novembre, un incendio ha squarciato il tunnel. I media russi hanno trasmesso le riprese delle fiamme intorno all'ingresso della struttura mentre i funzionari si affrettavano a spiegare che l'esplosione era stata causata da “la detonazione di un dispositivo esplosivo non identificato”.

Blitz contro Mosca

L'entità del danno non è ancora chiara. Ciascuna parte ha fornito valutazioni divergenti dell'impatto dell'esplosione. Ma una seconda esplosione su un percorso ferroviario alternativo, nelle vicinanze di quello colpito, si è verificata dopo 48 ore. Combinate con altri atti di sabotaggio in Russia e dietro le linee russe nell'Ucraina occupata, queste deflagrazioni hanno segnalato la crescente dipendenza di Kiev dalle tattiche irregolari per aiutare le forze convenzionali a difendersi disperatamente dall'intensificarsi degli assalti russi.

La guerra in Ucraina sta cambiando proprio ora, proprio mentre l'Ucraina aumenta il numero di operazioni di guerriglia contro le forze russe e diminuisce le operazioni convenzionali”, ha spiegato Seth G. Jones, analista presso il Center for Strategic and International Studies. La Russia, con tre volte la popolazione ucraina e un complesso industriale militare molto più grande, attualmente ha il vantaggio nella guerra convenzionale. Ma gli analisti militari sottolineano che una potenza occupante è storicamente più vulnerabile agli attacchi dei sabotatori che lavorano o sono solidali con il Paese sotto invasione. E la campagna della terra bruciata del Cremlino in Ucraina, ha aggiunto il NYT, continuerebbe a alimentare la resistenza nei territori occupati.

Treni e sabotatori

I precedenti attacchi alle linee ferroviarie oltre gli Urali offrono una finestra sul mondo oscuro di tattiche di guerriglia e su come queste possono avere effetti rilevanti. In tutto ciò, i funzionari ucraini sono soliti non offrire indicazioni sulle operazioni effettuate all'interno della Russia, ma a fine novembre hanno voluto che il Cremlino avesse pochi dubbi su chi fosse dietro a quei raid.

I servizi speciali russi dovrebbero abituarsi al fatto che la nostra gente è ovunque”, ha dichiarato un alto funzionario del servizio di intelligence ucraino. In merito all’episodio sopra descritto, gli 007 di Mosca hanno fatto sapere di aver arrestato due persone sospettate di organizzare diversi attacchi per conto di Kiev, incluso un uomo che avrebbe installato mine magnetiche sul treno esploso nel tunnel.

Le ferrovie russe hanno affermato che 120 lavoratori hanno ripristinato nel giro di pochi giorni e ha affermato che il traffico ferroviario è ripreso. Funzionari dell'intelligence ucraina ritengono però che potrebbero volerci mesi per riportare il passo di montagna al massimo funzionamento. Ricordiamo che i treni sono vitali sia per Mosca che per Kiev, poiché sono stati progettati per essere la spina dorsale del sistema di approvvigionamento sovietico.

In ogni caso, l'attacco contro il tunnel nell'Estremo Oriente russo potrebbe destare particolare preoccupazione per il Cremlino.

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