Cronaca internazionale

"Vieni fuori basta...o", i contestatori rompono il naso a Varoufakis

L'ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis pestato a sangue fuori da un ristorante di Atene

"Vieni fuori basta...o", i contestatori rompono il naso a Varoufakis

Brutale aggressione nei confronti dell'ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, preso di mira da un gruppo di persone mentre si trovava in un ristorante di Atene.

Il segretario di Mera25 è stato prima insultato, e poi assalito fisicamente, tanto da aver riportato delle ferite.

L'attacco

Stando a quanto riferiscono i media greci, l'episodio si è verificato nel corso della serata di ieri. Varoufakis aveva raggiunto un ristorante nella capitale per una cena con i suoi sostenitori, quando è stato riconosciuto da un gruppo di contestatori.

L'ex ministro delle Finanze si trovava nel quartiere di Exarchia, conosciuto anche come quartiere anarchico.

Secondo quanto riportato dal sito Efimerida ton Syntakton, Varoufakis è stato prima insultato per strada, poi invitato a male parole a uscire dal locale per affrontare i suoi oppositori. Qualcuno gli avrebbe urlato: "Vieni fuori basta**o che hai firmato i memorandum".

Sarebbe dunque questa una delle ragioni alla base dell'attacco: gli accordi economici firmati dalla Grecia con Unione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale dopo la pesante crisi del 2010. La rabbia, dunque, avrebbe mosso l'attacco.

Uscito dal ristorante per confrontarsi col gruppo di persone, Varoufakis è stato aggredito da diversi uomini incappucciati, che lo hanno scaraventato a terra e poi preso a calci e pugni. Tratto in salvo, l'ex ministro è stato poi trasportato in pronto soccorso, dove gli è stata diagnosticata una frattura del setto nasale.

Le reazioni

Dura la posizione presa da Mera25, che sui social ha parlato di uno "sfacciato attacco fascista da parte di bulli provocatori". Condanna anche da parte del portavoce del governo greco Yannis Economou, che ha annunciato indagini da parte della polizia.

Lo stesso Varoufakis ha commentato quanto gli è accaduto. "Grazie al nostro personale sanitario greco per avermi curato. Grazie a tutti per la vostra solidarietà. Rimaniamo concentrati: piangiamo le 57 vittime della privatizzazione delle ferrovie. Sosteniamo le manifestazioni giovanili spontanee, la più grande speranza che la Grecia possa cambiare. Ci vediamo alle manifestazioni", ha scritto in un post su Twitter. I suoi aggressori, ha precisato l'ex ministro, "non erano anarchici, di sinistra, comunisti o membri di alcun movimento.

Delinquenti a pagamento erano".

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