Cronaca locale

"La carrozza è sfruttamento, via i cavalli dal centro". La battaglia degli animalisti

A Lucca, gli animalisti hanno puntato il dito contro quelle carrozze trainate dai cavalli particolarmente apprezzate dai turisti in centro storico, chiedendo un passo indietro. "Può causare la perdita di posti di lavoro, ma si tratta di un'attività che arreca danni agli animali"

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No alle carrozze trainate da cavalli in centro storico a beneficio del turismo. Anche a costo di sacrificare posti di lavoro, all'occorrenza. Questa la protesta dai tratti surreali promossa con forza dagli animalisti a Lucca, nelle scorse ore. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, a propiziare l'ultima rimostranza da parte delle sigle animaliste è stato un episodio risalente agli scorsi giorni, che ha coinvolto un cavallo di quelli che trainano le carrozze per turisti nel centro della città toscana. L'animale in questione si sarebbe a quanto pare spaventato a causa di un petardo esploso all'improvviso ed aveva iniziato a correre, trascinando con sè la carrozza contro un'auto in sosta e una panchina. Una scena che ha spaventato i presenti (inclusa la proprietaria del calesse) ma che si è fortunatamente risolta senza gravi conseguenze nè per gli avventori del centro nè per l'animale stesso.

Ma la sezione lucchese della Lega Anti Vivisezione ha comunque puntato il dito contro una pratica definita "altamente inadeguata e disumana". E gli attivisti hanno chiesto un passo indietro, parlando di "sfruttamento dei cavalli nei centri urbani": cavalli e carrozze, nella loro visione, devono insomma sparire dal centro. “Oltre alla questione del benessere animale occorre anche sottolineare che l’uso dei cavalli come mezzi di trasporto urbani - si legge in una nota pubblicata dal quotidiano La Nazione, firmata dalla Lav - appare oggi del tutto inappropriato nell’era dei veicoli elettrici e dell’innovazione tecnologica, ove la sostenibilità ambientale e il rispetto per il benessere degli animali sono valori percepiti, dai più, come sempre più importanti. Utilizzare i cavalli per il trasporto cittadino è un anacronismo che va contro questi principi fondamentali e soprattutto contro ogni logica".

Gli animalisti vorrebbero insomma vietare l'utilizzo dei cavalli per il traino dei calessi a fini turistici, pur consapevoli del fatto che un eventuale divieto comporterebbe la perdita di diversi posti di lavoro. E in un comunicato resto noto dalla testata Luccaindiretta.it, hanno proposto una soluzione surreale, invitando l'amministrazione comunale ad adottare "incentivi destinati alla fornitura, ai conducenti delle carrozze, di veicoli elettrici sostitutivi".

"Alcuni potrebbero forse obiettare che la rimozione delle carrozze trainate a cavallo potrebbe causare la perdita di posti di lavoro - hanno chiosato gli attivisti - ma questo non può giustificare la perpetuazione di un’attività che arreca danni agli animali e che soprattutto appare contraria ai valori di una società moderna e compassionevole".

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