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Negarono la chemio alla figlia che morì: condannati a due anni i genitori

La Corte di Cassazione ha confermato i due anni di reclusione per Lino e Rita Bottaro. Curata solo con le vitamine, la figlia Eleonora morì di leucemia a 17 anni

Negarono la chemio alla figlia che morì: condannati a due anni i genitori

Condanna definitiva per Lino Bottaro e Rita Benini, i genitori di Eleonora, la diciassettenne morta di leucemia linfoblastica acuta nell’agosto del 2016. I genitori della padovana rifiutarono di sottoporla alla chemioterapia – anche quando la possibilità di guarigione era pari all’80 per cento – in quanto seguaci del metodo Hamer. Giovedì mattina la Cassazione ha confermato i due anni di reclusione per i due coniugi, entrambi imputati di omicidio colposo. Come riportato dal Gazzettino, i giudici della Corte Suprema hanno sostenuto la tesi accusatoria e la condanna in Appello, respingendo il ricorso presentato dall’avvocato Raffaella Giacomin.

La condanna definitiva per i coniugi

Eleonora Bottaro si ammala nel dicembre del 2015. Lontana da scuola per due mesi, la diciassettenne si reca dal medico di base a Bagnoli di Sopra – comune di tre mila anime – con dolori alle ossa e febbre. Solo il 10 febbraio del 2016 viene sottoposta ad accertamenti clinici, la diagnosi è terribile: leucemia linfoblastica acuta. Ricoverata nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale civile di Padova, la giovane ottiene le dimissioni il 26 febbraio, giorno in cui il Tribunale dei minori dispone la sospensione della potestà genitoriale ordinando a papà e mamma di sottoporre Eleonora alla chemioterapia.

Eleonora viene trasferita in Svizzera, all’ospedale di Bellinzona. Ma anche qui viene proposta la chemioterapia: secco no da parte dei genitori. Rientrata in Italia, la giovane viene ricoverata all’ospedale di Schiavonia a Monselice a fine luglio. Le sue condizioni peggiorano esponenzialmente con il passare delle settimane: Eleonora muore senza la terapia del dolore il 29 agosto del 2016. Nessuna chemioterapia, solo vitamina C, come previsto dal metodo Hamer.

Cos’è il metodo Hamer

Lino Bottaro e Rita Benini sono infatti seguaci del discusso dottore tedesco fautore della teoria che il cancro non si cura con la chemioterapia, ma con una serie di terapie alternative: dal cortisone all’agopuntura, passando appunto per la vitamina C. Il metodo Hamer – noto anche come Nuova Medicina Germanica – si basa su teorie mai sottoposte a una sperimentazione scientifica serie il cui presupposto è che il tumore sia il frutto di un conflitto psichico.

L’Airc ricorda che sia Ryke Gerd Hamer sia Claude Sabbah, che in Francia ha promosso una teoria molto simile, sono stati radiati dalla professione medica e condannati da più tribunali per i danni arrecati ai malati.

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