Le ali di Milano

EasyJet investe su Milano e punta a rafforzarsi su Linate

La compagnia aerea torna a "volare" dopo la riapertura del Terminal 2 ed è pronta a investire sul city airport. Lorenzo Lagorio: "Nuovi slot per collegare le capitali europee". L'ad di Sea Armando Brunini: "Il 2023 anno di pieno recupero con una significativa ripresa dei collegamenti sul lungo raggio"

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Gli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate sono centrali per la crescita di EasyJet che punta con decisione a rafforzare la propria presenza dopo la riapertura del Terminal 2 a Malpensa dove la compagnia aerea ha anche il proprio centro di addestramento europeo per piloti e personale di bordo e sul city airport e le sue potenzialità di sviluppo in particolare legate ai viaggiatori business ma non solo.

Strategia annunciata alla luce dei dati 2023 in Italia dove easyJet ha 33 aerei basati su Malpensa, Napoli e Venezia e ha trasportato 20 milioni di passeggeri, con una crescita del 15% rispetto al 2022 e 226 rotte operate da e per 21 aeroporti. Malpensa ha servito 7,2 milioni di passeggeri nel 2023, il 18% in più rispetto al 2022; Napoli 3 milioni di passeggeri, +15% e Venezia 1,5 milioni di passeggeri + 28%. Questo tenendo conto dello scenario complessivo che vede la compagnia aerea britannica tornare in utile nell'esercizio finanziario 2022-2023 dopo tre anni di perdite a causa della pandemia. L'utile netto è stato di 324 milioni di sterline rispetto alla perdita di 169 milioni dell'anno precedente. E da qui al 30 settembre 2024 è previsto un aumento della capacità media del 9%, con un +11% in inverno e un +8% in estate. Scenario delineato a Milano dal country manager easyJet Italia, Lorenzo Lagorio, presenti Armando Brunini, amministratore delegato di Sea e Fiorenza Lipparini, direttore generale di Milano & Partners.

“Il 2023 sta chiudendo bene, come il 2022 è stato l' anno del rimbalzo del leisure e del corto-medio raggio, questo è l'anno del pieno recupero, caratterizzato anche dalla significativa crescita del lungo raggio" ha spiegato Armando Brunini che ha sottolineato come Malpensa sia tra i primi aeroporti al mondo tra quelli che non hanno un vettore di bandiera, in grado ampliare la propria offerta di collegamenti sottolinenando il ruolo di easyJet e la riapertura del Terminal 2 che è stato completamente riqualificato con importanti investimenti che hanno avuto ricadute positive sull’operatività e sulla passengers experience che è migliorata e continuerà ad esserlo perché “c’è spazio per fare di più, è più facile integrare nuove soluzioni, in questo quadro il ruolo di Easy Jet è particolarmente importante - ha aggiunto l'ad di Sea - e ci sono progetti futuri che ci accomunano, tra questi la grande attenzione al tema decisivo della sostenibilità del trasporto aereo“.

Centralità di Milano che easyJet vuol rafforzare anche tenendo conto i numeri degli arrivi nella città che sono cresciuti costantemente durante tutti i primi 10 mesi del 2023 rispetto agli ultimi anni sia sul fronte leisure che su quello business. E qui entra in gioco il Forlanini, come ha detto Lorenzo Lagorio: "Abbiamo l'ambizione di crescere a Linate per collegare la città con le capitali europee anche se i voli dall’aeroporto sono contingentati per quanto riguarda gli slot utilizzabili. Speriamo che si possano aprire nuove opportunità dall'operazione in corso fra Ita, che ha 60 slot, e Lufthansa e questa sia una soluzione imposta da Bruxelles. Noi siamo pronti a fare il possibile per investire e crescere su Linate, anche in termini di aerei basati nello scalo dove tra l’altro abbiamo il 33% di passeggeri business, una percentuale molto alta e importante: un passeggero su tre vola per lavoro dal city airport per Parigi, Amsterdam, Berlino e Londra.

Operiamo collegamenti point to point e questo è un valore decisivo per lo scalo e per il mercato perché non facciamo operazioni di federaggio per portare i viaggiatori a partire da altri hub europei con altri vettori”.

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