Cronaca locale

"Hai portato via papà, sei bravo". L'abbraccio del piccolo al carabiniere

Il bambino di cinque anni di Caivano, in provincia di Napoli, ha riconosciuto il volto del militare che aveva arrestato il padre e lo ha ringraziato per il suo operato

"Hai portato via papà, sei bravo". L'abbraccio del piccolo al carabiniere

Ascolta ora: ""Hai portato via papà, sei bravo". L'abbraccio del piccolo al carabiniere"

"Hai portato via papà, sei bravo". L'abbraccio del piccolo al carabiniere

00:00 / 00:00
100 %

È un gesto di speranza e di grande dignità quello compiuto da un bambino di soli cinque anni a Caivano, piccolo centro della periferia difficile e degradata a nord di Napoli. Nella chiesa di San Paolo apostolo, il sacerdote Maurizio Patriciello, da anni in prima linea contro la camorra e i roghi tossici di rifiuti, ha organizzato uno dei tanti incontri per promuovere la cultura della legalità. Ospite, il capitano Antonio Maria Cavallo, comandante della compagnia carabinieri della cittadina napoletana.

L’incontro tra il bambino l’ufficiale dei carabinieri

Il militare era pronto, di lì a poco avrebbe parlato ai giovani presenti nella parrocchia gremita, quando un bimbo gli si è avvicinato, gli ha tirato la giacca e gli ha sussurrato in un orecchio: “Mi ricordo di te, sei venuto di notte e hai portato via papà”, ha detto riconoscendo il volto del capitano che era presente al momento della retata. L’ufficiale dei carabinieri ha avuto un attimo di imbarazzo, immaginando una reazione negativa o di dolore da parte del piccolo, che invece gli si è avvicinato, lo ha stretto al collo e lo ha abbracciato. “Sei stato bravo – ha continuato –posso stare con te?”, e si è seduto in braccio a Cavallo, visibilmente commosso dal gesto spontaneo e inatteso del piccolo.

Le domande degli altri bambini

Gli altri bambini si sono fatti coraggio e hanno letteralmente investito l’ufficiale di domande: “Ti piace Caivano?”, “Perché sei diventato carabiniere?” fino a: “Qual è il tuo colore preferito?” e: “Sei fidanzato?”. Un entusiasmo travolgente quello mostrato dai più giovani che conferma quanto l’impegno dei carabinieri nelle aree più difficili, delle parrocchie come quella diretta da don Maurizio Patriciello e delle istituzioni debba fondarsi sulla costruzione di legami personali.

L’umanità di questo bambino ha toccato il cuore di tutti i presenti e rafforzato la convinzione che non basta applicare solo la legge: sono il dialogo e il confronto umano i pilastri portanti di una società più inclusiva e solidale.

Commenti