Cronaca locale

"Heil Hitler". E il gesto del consigliere comunale scatena il caos

Il braccio teso e l'esclamazione nazista. A Camporotondo Etneo (Catania) il gesto di un consigliere comunale ha suscitato sconcerto. Lui si scusa e precisa le sue intenzioni sarcastiche, il sindaco ne chiede le dimissioni

"Heil Hitler". Il gesto del consigliere comunale scatena il caos

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A un certo punto ha steso il braccio, accompagnando quel gesto con una citazione del saluto nazista: "Heil Hitler". Ha suscitato scandalo e riprovazione il fuoriprogramma avvenuto in Comune a Camporotondo Etneo (Catania), dove un consigliere comunale, Giuseppe Montesano, si è lasciato andare a un comportamento a dir poco inopportuno, per usare un eufemismo. Durante la più recente seduta del consiglio comunale, caratterizzata da un'accesa discussione, l'uomo ha compiuto il sorprendente gesto, da lui stesso poi ridimensionato come una provocazione sarcastica e accompagnato dalle doverose scuse.

Un filmato registrato nell'aula consiliare mostra quel che è accaduto. Durante la seduta, il consigliere Montesano (eletto nell'assise con una lista civica di ispirazione autonomista) interloquisce in tono concitato con il presidente del consiglio comunale. Quest'ultimo a un tratto esclama: "Consigliere basta con questo teatrino. Se riguarda il bilancio, può intervenire diversamente no. le ho già dato abbastanza spazio". E l'esponente politico locale, protestando, ribatte stizzito: "Mi ha dato abbastanza spazio? La ringrazio...". Poi il gesto che ha lasciato tutti di stucco.

Montesano ha alzato il braccio e ha esclamato: "Heil Hitler". In aula si è scatenato il caos. "Ma cosa sta dicendo? Ma si vergogni...", ha ribattuto indignato il presidente del consiglio comunale, chiedendo che quanto accaduto venisse messo agli atti. Se pur giustificato dal protagonista come una forma di sarcastica protesta rispetto all'atteggiamento della presidenza, il gesto ha creato sconcerto e stupore. Secondo quanto riportato dal Corriere, il presidente avrebbe poi sospeso la seduta visto il protrarsi delle polemiche. Le scuse del consigliere, che ha poi precisato di non aver voluto in alcun modo inneggiare ai totalitarismi, non sono però bastate ad arginare le ripercussioni dell'episodio.

"Il gesto da me compiuto, utilizzato dal presidente e dall'amministrazione in maniera volutamente errata e distorta, era chiaramente un modo 'forte' per sottolineare il clima dittatoriale, purtroppo sempre utilizzato in tutte le sedute di questo consiglio. Non sono un sostenitore del fascismo e ne prendo pubblicamente le distanze. Il tanto condannato gesto, al contrario di ciò che maldestramente si tenta di far credere, voleva solo evidenziare la totale assenza di democrazia" in aula, ha affermato lo stesso consigliere Montesano.

Ma il sindaco di Camporotondo, Filippo Rapisarda, non ha voluto sentire ragioni e ha chiesto le sue dimissioni. "L'unica cosa che posso auspicare per il paese del quale sono primo cittadino sono le dimissioni immediate del consigliere in questione.

Le scuse non possono bastare quando il gesto è così grave e sarebbe stato opportuno che il capogruppo di opposizione si allontanasse moralmente da tale gesto insieme agli altri consiglieri di opposizione", ha affermato.

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