Cronaca locale

"Ho visto il diavolo". E l'uomo uccide il suo cane con la balestra

Un uomo di 40 anni è stato ricoverato ad Arezzo nel reparto di psichiatria. Avrebbe ucciso il proprio cane con la balestra ed un coltello e si sarebbe giustificato con i poliziotti dicendo di aver riconosciuto il volto del diavolo, sul muso dell'animale

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Avrebbe aggredito il suo cane, un rottweiler, utilizzando la balestra che deteneva in casa. Dopo un primo attacco andato a segno, lo avrebbe colpito più volte anche con un coltello, fino a causarne la morte. E agli esponenti delle forze dell'ordine, nel frattempo intervenuti su segnalazione del vicino di casa, avrebbe detto di aver agito perché convinto di aver visto il diavolo nell'animale. Protagonista della vicenda surreale che arriva da Arezzo è un uomo di 40 anni, ricoverato a seguito dei fatti nel reparto di psichiatria dell'ospedale locale. Stando a quanto ricostruito dal quotidiano La Nazione, l'episodio si è svolto nelle scorse ore, in un quartiere periferico della città toscana. Il quarantenne avrebbe portato il cane sul terrazzo della sua abitazione.

A quel punto si sarebbe allontanato per pochi minuti, per cercare la balestra. E avrebbe dunque colpito il rottweiler con cinque colpi, finendolo poi con un coltello. Un orrore che si sarebbe consumato davanti agli occhi di uno dei vicini di casa, il quale avrebbe assistito attonito alla scena. Ed avrebbe immediatamente allertato la polizia, segnalando l'accaduto e sollecitando un intervento. Una volta giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato il quarantenne in stato confusionale: interrogato sulle ragioni del suo gesto, avrebbe a quanto pare affermato di essersi comportato in quel modo perché certo di aver riconosciuto il volto del diavolo, sul muso del suo rottweiler. L'uomo è quindi stato trasportato presso l'Ospedale San Donato, dove è stato sottoposto agli accertamenti del caso.

Le prime analisi avrebbero tuttavia escluso l'assunzione di alcol o droga: restano quindi da chiarire i motivi che hanno portato il quarantenne ad agire. Quest'ultimo è stato ad ogni modo ricoverato in reparto, in attesa di ulteriori accertamenti medici e della formulazione delle ipotesi di reato a suo carico. Secondo l'articolo 544 bis del Codice Penale, "chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni". C'è poi l'articolo 544 ter: "chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5mila a 30mila euro". La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.

A breve potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.

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