Cronaca locale

Medico balla in sala operatoria davanti a paziente sotto anestesia

L’anestesista, che nel video balla davanti a una paziente addormentata, risulta anche imputato per omicidio colposo: una 21enne era infatti deceduta dopo un intervento di rinoplastica

Una sala operatoria (foto di repertorio)
Una sala operatoria (foto di repertorio)

Un medico si è messo a ballare nella sala operatoria della clinica Costa di Formia, comune in provincia di Latina, davanti a una paziente che era stata addormentata prima di una operazione chirurgica. Sarebbe stato lo stesso anestesista a riprendere il video, pubblicato da Repubblica, con il suo smartphone.

Dante Virgilio, questo il nome del sanitario che ha improvvisato il balletto, sarebbe anche imputato per omicidio colposo: una donna era infatti deceduta dopo un intervento di rinoplastica sempre nella struttura sanitaria del sud pontino. Quest’ultimo caso è ancora da accertare in via definitiva e il processo non ha ancora avuto inizio. A perdere la vita nel 2019 in seguito all'intervento chirurgico a cui si era sottoposta per correggere sia la forma che la dimensione del proprio naso, era stata Mariachiara Mete, una ragazza di 21 anni di Lamezia Terme.

Cosa è successo in sala operatoria

La rinoplastica, costata la vita alla ragazza, era stata eseguita il 17 giugno del 2019, e una settimana dopo la giovane era deceduta, dopo giorni di agonia, nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, nel quale era stata trasferita in eliambulanza a seguito di un arresto cardiaco che si era verificato durante l’operazione al setto nasale. Inizialmente si era pensato che dietro al decesso della giovane paziente potesse esserci stato il malfunzionamento del ventilatore che consente la respirazione del paziente intubato, ma nel corso delle indagini erano emersi altri particolari. Con il medico anestesista finito sotto inchiesta.

Cosa chiedono i familiari della 21enne

Dopo l’arresto cardiocircolatorio il medico avrebbe infatti somministrato alla 21enne atropina ed efedrina invece di adrenalina. Inoltre, secondo l'accusa, le avrebbe praticato il massaggio cardiaco troppo tardi e non in modo corretto. Trasferita in condizioni ormai gravissime all'ospedale Dono Svizzero di Formia, la Mete morì dopo giorni di agonia.

Il processo in cui è imputato l’anestesista non è ancora iniziato.

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