Cronaca locale

Migranti, la Lega contro don Biancalani: "Residenti stanchi di vedere gli ospiti urinare per strada"

A Pistoia, una consigliera comunale della Lega ha inviato al vescovo una lettera nella quale chiede l'allontanamento di don Massimo Biancalani da Vicofaro. La frazione del Comune di Pistoia presenterebbe ancora problemi di decoro e degrado legati all'accoglienza

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Il problema di Vicofaro? Secondo la Lega, è don Massimo Biancalani. E per far sì che il quartiere torni vivibile, risolvendo le numerose criticità che i residenti imputano alle conseguenze dell'esperienza di accoglienza migranti, c'è un solo modo: il vescovo di Pistoia dovrebbe allontanare il "prete dei migranti" da Santa Maria Maggiore, assegnandolo ad un'altra parrocchia della Diocesi. Questo l'attacco del Carroccio a Pistoia, con la consigliera comunale Cinzia Cerdini che nei giorni scorsi ha scritto al vescovo Fausto Tardelli. Una posizione, quella di Cerdini, che rispecchia quella del Comitato dei residenti per Vicofaro. Già il mese scorso, gli esponenti del comitato avevano esposto uno striscione che chiedeva "un vero parroco", dopo aver denunciato gravi problemi legati all'igiene (a causa dei rifiuti abbandonati) al decoro e alla sicurezza che persistono da anni nella frazione pistoiese e che deriverebbero dall'accoglienza.

Nemmeno i recenti interventi di pulizia all'interno della chiesa voluti dalla Diocesi per riavvicinare i fedeli sembra aver portato ad una distensione dei rapporti fra i vicofaresi e don Massimo. In una lettera inviata a monsignor Tardelli e pubblicata dalla stampa pistoiese, Cerdini ha illustrato le ragioni che l'hanno spinta a rifiutare l'invito ad un incontro per ascoltare le parole di Papa Francesco rivolto dalla Diocesi di Pistoia e Pescia agli amministratori del territorio. Ed è partita proprio dalla situazione di Vicofaro. "La parrocchia aveva la necessità di essere ripulita e il diritto di essere vissuta da chi la rispetta in quanto luogo sacro - ha scritto, rivolgendosi al vescovo - non da chi ne fece uno sporco accampamento di gente di ogni tipo o peggio ancora, un rifugio per delinquenti e spacciatori. Ma se ha pensato di aver risolto il problema si è sbagliato, perché il problema di Vicofaro ha un nome e un cognome: Massimo Biancalani. Non so se lo segue sul suo profilo Facebook, ma farebbe bene a controllare. Ultimamente sta dando prova di quanto è bravo a provocare per attirare l’attenzione su di sé. E di quanto è bravo a offendere l’amministrazione comunale e i partiti di destra, in generale".

Cerdini si riferiva in quest'ultimo caso ad una recente provocazione di don Biancalani, che sulla propria pagina Facebook aveva pubblicato un fotomontaggio nel quale si vedeva la giunta di centrodestra su un barcone. "La situazione è davvero grave e preoccupante. E i residenti non ne possono più di vedere i vostri ospiti che urinano sotto gli occhi sbigottiti anche dei bambini che vivono nelle case confinanti con la chiesa - si legge in un altro passaggio della missiva inviata al vescovo, riportata dal quotidiano online Linealibera - la prego di parlare con don Biancalani, suggerendogli di chiudere il profilo Facebook.

E di tenere in mano il Vangelo anziché il cellulare".

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