Cronaca nera

Monza, lo zio orco e i pigiama-party dell'orrore: abusi su un’altra bimba

Le forze dell’ordine stanno facendo una serie di verifiche dopo la confessione della figlia della cognata che ha raccontato di aver subito violenza in prima persona in più occasioni

Monza, lo zio orco e i pigiama-party dell'orrore: abusi su un’altra bimba

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Monza, lo zio orco e i pigiama-party dell'orrore: abusi su un’altra bimba

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Emergono nuovi raccapriccianti dettagli sul 50enne di Monza arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata perché avrebbe abusato più volte della nipotina che, all’epoca dei fatti, a giugno 2022, aveva solo 9 anni. Gli inquirenti, però, in seguito ai riscontri delle indagini effettuate negli ultimi mesi, sono convinti che l’uomo abbia compiuto molestie anche nei confronti di un’altra bambina della stessa età della nipote. Le forze dell’ordine stanno facendo una serie di verifiche dopo la confessione della figlia della cognata che ha raccontato di aver subito violenza in prima persona in più occasioni.

La vicenda

La piccola, nel corso delle audizioni protette, ha spiegato che lo zio, una delle ultime volte in cui ha abusato di lei, è entrato di notte nella sua cameretta, dove dormiva in un letto a castello insieme al fratello e ad altre amiche con cui aveva organizzato un pigiama party. Facendosi luce con la torcia del cellulare, il 50enne si sarebbe avvicinato alla nipote palpeggiandola nelle parti intime. L’aspetto più grave dell’intera vicenda è che l’uomo, sempre secondo i racconti della bambina, avrebbe ripetuto quel gesto anche altre volte.

Gli altri abusi

Adesso, è venuto a galla che l’uomo avrebbe molestato anche un’altra bambina presente al pigiama party. La minorenne ha spiegato ai giudici che era lo stesso 50enne a insistere con i genitori per organizzare le serate tra le amichette, in modo da avere campo libero per sfogare i suoi malsani istinti. I magistrati, come riporta il Corriere della Sera, hanno considerato veritiere le deposizioni delle bambine, poiché molti particolari delle due storie coinciderebbero. Un altro elemento che aggrava la posizione del 50enne è l’atteggiamento che ha tenuto dopo la denuncia.

Le minacce alla moglie

L’uomo avrebbe minacciato di morte la moglie, che gli aveva palesato l’idea di separarsi da lui e si sarebbe sbarazzato del telefonino che, probabilmente, conteneva alcuni messaggi compromettenti.

Per tutti questi motivi, i giudici della procura delle Repubblica di Monza hanno ordinato l’arresto del 50enne.

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