Cronaca locale

Napoli, "Venere degli stracci" in fiamme: fermato il presunto responsabile

Sarebbe un 32enne italiano senza fissa dimora il responsabile del rogo che ha distrutto l'installazione di Michelangelo Pistoletto. L'uomo nega ogni accusa

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Nessuna "bravata" commessa da giovanissimi, e nessuna sfida social: ad aver provocato il rogo che ha mandato in cenere la Venere degli stracci di Pistoletto, a Napoli, sarebbe stato un 32enne senza fissa dimora di nazionalità italiana.

Cosa è successo stamani

All'alba di questa mattina, le 5:30 circa, la Venere degli stracci ha preso fuoco. L'opera contemporanea di Michelangelo Pistoletto si trovava da due settimane in piazza Municipio, a Napoli. Vista anche la fragilità dei materiali che la compenevano, l'installazione è andata completamente distrutta, tanto che dopo le fiamme non è rimasto nulla.

Inutile il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, la Venere degli stracci è andata completamente in cenere. "Non mi stupisce ciò che è accaduto, mi spaventa perché mi mette davanti a una situazione drammatica del nostro tempo. Un tempo in cui si continua a rispondere a qualsiasi proposta di bellezza, di pace e di armonia con il fuoco e con la guerra. Mi sembra quasi l'eco di quello che sta succedendo nel mondo dove c'è gente che dà fuoco da tutte le parti", è stato il commento dell'autore, Michelangelo Pistoletto.

Le indagini per risalire alle dinamiche dell'episodio sono state avviate subito. Gli inquirenti, infatti, hanno cercato di capire se ciò che è accaduto stamani sia stato il risultato di un incidente oppure di un atto doloso.

Il fermo

In poche ore il lavoro degli inquirenti avrebbe già portato a qualcuno. Ad essere fermato dalla polizia di Stato è un clochard di 32 anni, italiano, tale Simone Isaia. Sarebbe stato lui, secondo le ultime informazioni diffuse, a mandare in fiamme la Venere degli stracci.

Gli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con i colleghi del Commissariato Decumani, hanno preso visione delle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona, arrivando al presunto responsabile. Il 32enne è stato quindi rintracciato questa mattina in una mensa di via Marina e poi fermato con l'accusa di incendio e distruzione di beni culturali. Ancora non si sa se sia stato un gesto volontario o meno.

Interrogato dagli agenti, il giovane ha negato di essere il responsabile, ma le immagini acquisite dagli inquirenti lo incastrerebbero.

Fra i video, ce ne sarebbe infatti uno in cui lo si vede avvicinarsi all'opera di Pistoletto, estrarre un accendino e dare fuoco all'installazione.

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