Cronaca locale

Un orinatoio e foto di donne nude affisse in un cimitero a Lucca: è polemica

In un cimitero di Lucca sono state affisse numerose foto di donne completamente nude, insieme ad un orinatoio e ad altri oggetti. Si tratterebbe di un'iniziativa di un collettivo artistico per ricordare l'artista Giacomo Verde. Non tutti hanno però apprezzato la performance

Alcune delle fotografie di nudo affisse al cimitero per omaggiare Giacomo Verde
Alcune delle fotografie di nudo affisse al cimitero per omaggiare Giacomo Verde

Una serie di fotografie che raffigurano donne completamente nude, appese all'ingresso del cimitero insieme ad un orinatoio per omaggiare un artista scomparso tre anni fa. Questi gli oggetti apparis proprio nelle scorse ore al cimitero di Ponte San Pietro, in una frazione di Lucca. Non si tratterebbe però di un atto vandalico, quanto dell'ultima l'iniziativa del "Collettivo Dada Boom", volta a ricordare Giacomo Verde nello stesso luogo in cui riposa. Un'idea che sta facendo discutere: accanto a chi ha apprezzato il gesto non convenzionale e fortemente simbolico, ci sono stati tanti cittadini che sui social network hanno espresso la propria contrarietà, vedendovi una mancanza di rispetto nei confronti dei defunti. Tutto è iniziato in occasione dell'anniversario della scomparsa di Verde: l'artista pioniere della "videoarte", originario di Napoli, si è spento nella città toscana il 2 maggio del 2020, vinto da un male incurabile a 64 anni.

Immagini di nudo e orinatoio in bella mostra: la "performance artistica"

Aveva iniziato la sua carriera artistica negli Anni '70, facendosi un nome a livello nazionale come esponente della "tecnoarte" prima di stabilirsi definitivamente in Toscana. Dal 2021, il collettivo di artisti di Viareggio organizza annualmente iniziative e performance artistiche per ricordarlo. E l'ultima in ordine cronologico, documentata anche dai residenti nel gruppo Facebook "Sei lucchese se...", è diventata presto motivo di discussione.

Ieri gli artisti si sono presentati al camposanto, trovandolo in parte chiuso. Hanno comunque declamato una poesia in onore del loro maestro, condividendola sulla pagina social del collettivo. A quel punto, la "performance artistica" è entrata nel vivo: i partecipanti hanno fatto esplodere alcuni petardi e poi affisso ai muri esterni numerose foto che ritraevano soggetti femminili in totale nudità. Prima di andarsene, i neo-dadaisti della Versilia hanno lasciato in loco alcuni oggetti che considerano fortemente simbolici del loro rapporto con Giacomo. Tra questi c'era anche l'orinatoio, simbolo della malattia che l'artista ha combattuto negli ultimi anni della sua esistenza.

La reazione degli utenti

I partecipanti hanno inoltre posato dei limoni, omaggiando il video-documentario "Solo Limoni" (in cui Verde raccontava alcuni momenti delle giornate del G8 di Genova) e una mela, per un frutto tagliato dall'artista durante lo spettacolo "Il piccolo diario di malanni". Se sulla frutta nessuno ha avuto da ridire, le immagini di nudo e l'orinatoio hanno invece calamitato sul web l'ira di diversi utenti lucchesi, i quali hanno giudicato la performance non consona ad un cimitero e particolarmente irrispettosa. Un simbolismo che nemmeno negli scorsi anni è stato apprezzato in maniera unanime, visto che già nel 2022 qualcuno aveva avvisato le forze dell'ordine.

E chissà che anche quest'anno qualche familiare degli altri defunti non faccia lo stesso.

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