Cronaca locale

Orso di legno inaugurato al parco giochi, la rabbia della famiglia di Andrea Papi

Nel parco giochi di Andalo (Trento) è stata inaugurata una struttura in legno a forma di orso. La nuova installazione non è piaciuta alla famiglia di Andrea Papi, il ventiseienne ucciso lo scorso marzo dall'orsa JJ4 mentre faceva jogging

L'installazione inaugurata nel parco giochi di Andalo
L'installazione inaugurata nel parco giochi di Andalo

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Orso di legno inaugurato al parco giochi, la rabbia della famiglia di Andrea Papi

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La "questione orsi", in Trentino Alto Adige, continua a far discutere. Anche quando non si tratta di plantigradi in carne ed ossa, come in questo caso: un parco giochi della provincia di Trento ha inaugurato una sorta di statua cava di legno che raffigura un orso e la famiglia di Andrea Papi non ha a quanto pare gradito. Questo è quanto è avvenuto nelle scorse ore in Trentino, precisamente nel territorio comunale di Andalo (un paese che conta circa un migliaio di abitanti). Tutto è iniziato qualche giorno fa, quando il Comune ha fatto sapere di aver provveduto (insieme ad alcune associazioni locali) al rinnovamento di "Andalo Life", ovvero il parco giochi locale. Un'area nella quale è stato peraltro inaugurato anche un omaggio per il piccolo Eric Dallavalle, il bimbo di diciotto mesi che perse la vita nel 2019 dopo esser stato investito da un trattore a Pergine Valsugana.

Ad aver innescato una polemica è però stata la posa di una struttura che, stando a quanto riportato sulla pagina Facebook istituzionale del Comune di Andalo, "contiene scivoli, parete di arrampicata e altri divertimenti per i bambini". Qual è il problema? Si tratta di un'installazione a forma di orso. Un animale che è da decenni diventato di fatto uno dei simboli del Trentino, ma l'installazione in questione è arrivata a pochi mesi di distanza dall'aggressione mortale al runner Andrea Papi da parte dell'orsa JJ4. Ed è stata con tutta probabilità la tempistica a far storcere il naso a Carlo Papi, padre del ventiseienne ucciso lo scorso marzo dall'animale. Che in un'intervista rilasciata al quotidiano L'Adige, non ha a quanto sembra nascosto il proprio disappunto nei confronti dell'"orso di legno".

“Si usa l’orso come un simbolo per attirare turismo - le sue parole - mentre noi e il comitato stiamo lottando per avere giustizia dopo quanto accaduto a mio figlio”. E a seguito della considerazione di Papi, anche il sindaco di Andalo, Alberto Perli, è intervenuto sulla questione. Vestendo i panni del pompiere: ha rinnovato la propria solidarietà ai familiari di Andrea Papi, assicurando che i sindaci della zona stanno lavorando insieme alle istituzioni per arrivare ad una soluzione condivisa sul tema dei grandi carnivori. Per quanto riguarda la scultura in legno del parco, Perli ha invece fatto presente alla famiglia Papi che la sua realizzazione era prevista da circa un anno.

“Quella struttura è stata ordinata lo scorso autunno, mesi prima di quanto accaduto - ha spiegato Perli al sito TrentoToday - ed è stata montata in primavera, mentre solo l’inaugurazione è stata fatta nei giorni scorsi”.

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