Cronaca locale

Perde la vista per una lente a contatto: cosa è successo all'aspirante miss

Un batterio tra lente a contatto e cornea aveva fatto perdere la vista a una giovanissima di 20 anni: un trapianto di cornea le ha già restituito sei decimi. "Non vedevo più dall'occhio sinistro"

Fonte: pagina Facebook di Mariagrazia Casale
Fonte: pagina Facebook di Mariagrazia Casale

Ascolta ora: "Perde la vista per una lente a contatto: cosa è successo all'aspirante miss"

Perde la vista per una lente a contatto: cosa è successo all'aspirante miss

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

A soli 20 anni ha rischiato di perdere la vista da un occhio per colpa di una rara problematica causata da una cheratite microbica sviluppata da una delle lenti a contatto che era solita mettere ogni giorno. I medici del Policlinico Sant'Orsola di Bologna sono riusciti a intervenire in tempo grazie a un trapianto di cornea nell'occhio sinistro. Adesso la giovanissima di Pesaro, Mariagrazia Casale, sta bene ed ha già recuperato sei decimi di vista.

La paura per la macchia

L'intervento è stato effettato lo scorso 18 luglio con i giorni immediatamente precedenti da incubo: in sole 72 ore l'occhio sinistro è passato dalla luce al buio totale come ha raccontato al Corriere di Bologna. "Ho avuto paura di perderlo per sempre. In tre giorni è accaduto tutto - ricorda - Ho messo le lenti giornaliere per la miopia e ho avvertito un fastidio a un occhio, pensavo di avere la congiuntivite, ma continuavo a peggiorare. Dopo due giorni è comparsa una macchia nell’iride e mi sono resa conto di non vedere più da quell’occhio".

Cosa è successo con la lente

La problematica si era sviluppata molto tempo prima e risale al settembre 2022 quando, appena maggiorenne, Mariagrazia stava partecipando a un concorso di bellezza in Campania: dopo aver consultato un oculista si è scoperto che un batterio aveva infettato l'occhio ma non si capiva ancora il nesso con le lenti a contatto che utilizzava sempre così come le avevano spiegato di fare. "Avevo messo la lente poche ore al mattino, dopo averla riposta nel liquido, l’ho indossata di nuovo il pomeriggio. Facevo spesso così, mi avevano detto che si poteva", racconta al giornale.

Qualcosa va storto e se ne accorgono subito gli specialisti del Sant'Orsola: è un caso rarissimo ma la lente ha provocato una cheratite microbica che si sviluppa quando viene colpita la cornea con processi infiammatori. ”È la quarta causa di cecità nel mondo, le cheratiti microbiche sono una reale urgenza medica e chirurgica. Al Sant’Orsola ne vediamo tanti casi, circa 3-4 al mese, di varia natura, non solo causate dalle lenti a contatto", ha raccontato il dottor Antonio Moramarco del team di oftalmologia diretto dal prof. Luigi Fontana che ha eseguito l'intervento sulla giovanissima.

L'antibiotico e il trapianto di cornea

Grazie a un prelievo simile alla biopsia che viene effettuato sulla cornea, in soli due giorni gli esperti dell'ospedale emiliano possono sapere qual è la natura della problematica con le indicazioni terapeutiche per i pazienti: Mariagrazia è stata salvata inizialmente grazie all'antibiotico somministrato con un collirio specifico per la problematica. La terapia è durata un mese, il tempo necessario per eliminare il batterio dall'occhio sinistro ed evitare che la cornea venisse perforata, poi sono servite numerose altre settimane affinché la situazione si stabilizzasse per poter intervenire con il trapianto. Soltanto d'estate le verranno tolti i punti e potrà riacquistare altri decimi di vista.

Come utilizzare le lenti

"Si sottovaluta l’abuso della lente a contatto - spiega il dott. Moramarco - È un presidio sicuro ed efficace, ma bisogna conoscere i limiti di utilizzo: se sono giornaliere non vanno usate più di un giorno e non possono essere risterilizzate, se si tolgono vanno buttate. È bene non portarle oltre 6-8 ore". Dopo l'accaduto e l'enorme spavento, Mariagrazia ha deciso di dedicarsi soltanto allo studio abbandonando i percorsi di bellezza.

"Ho cambiato facoltà perché ero rimasta indietro, ora frequento Scienze dell’educazione a Urbino e voglio diventare un’insegnante".

Commenti