Cronaca locale

Sesso con la prof, l'alunna sotto casa della docente. Arriva pure la polizia

La ragazzina si è presentata sotto casa della sua ex insegnante, che ha chiamato la polizia. Ecco che cosa è successo

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La vicenda di Pescara si arricchisce di nuovi dettagli. Secondo le ultime informazioni, infatti, la studentessa minorenne si sarebbe presentata sotto casa della sua ex insegnante, accompagnata dalla sua fedele amica. Un momento di altissima tensione che si è risolto soltanto dopo l'intervento della polizia.

Cosa è successo

Stando a quanto ricostruito, l'episodio si è verificato nella giornata di sabato scorso. La ragazzina, presunta vittima di abusi da parte della docente, ha raggiunto l'abitazione della donna, ora indagata. Con lei anche l'amica del cuore, che sta fornendo la propria testimonianza agli inquirenti. Si ignora quali fossero le intenzioni delle due ragazze, che si sono presentate proprio di fronte all'attico in cui vive la professoressa. Proprio in quell'attico, nell'aprile del 2023, si sarebbe consumato quel rapporto sessuale che ora pesa nelle accuse mosse contro l'insegnante.

Accortasi della presenza della studentessa, la docente, consigliata anche dal marito, ha deciso di contattare le forze dell'ordine. Nel corso dell'inchiesta portata avanti dalla procura della Repubblica di Pescara, infatti, è infatti già scattato nei confronti della 55enne, sospesa dall'insegnamento, il divieto di avvicinamento alla ragazzina. La donna non può più avere alcun tipo di contatto con lei, neppure telefonico.

Una volta allertata la polizia, una volante ha raggiunto l'abitazione. Alla vista della vettura, le due minorenni si sono immediatamente allontanate. Si è trattato di una situazione davvero grave, che avrebbe potuto comportare un inasprimento delle misure cautelari nei confronti della docente, che deve adesso difendersi da accuse pesantissime.

Non è stato dunque possibile sapere cosa le due ragazze avessero in mente. Fra professoressa e studentessa la relazione sarebbe finita tempo prima con una brusca rottura. La relazione fra le due, come spesso sottolineato, era stata consensuale da ambo le parti, anche se nell'inchiesta viene dato ovviamente peso al ruolo della 55enne dato che, come evidenzia il gip,"il rapporto di affidamento tra precettore e allieva vale a neutralizzare l'efficacia del consenso della minore".

In questi giorni la docente sta cercando di difendersi. Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere nel corso dell'interrogatorio col giudice Francesco Marino. La sua difesa punta alla revoca della misura cautelare. Nella versione fornita dalla donna, il rapporto fra lei e la ragazzina sarebbe stato di semplice amicizia. La minorenne avrebbe avuto delle difficoltà nelle materie scientifica e lei si sarebbe offerta di aiutarla. Così sarebbe nata la loro amicizia.

La posizione del gip

Le chat di WhatsApp, però, danno un'idea molto diversa della relazione. Per il giudice per le indagini preliminari non ci sarebbero dubbi. Sebbene la ragazzina abbia ammesso di non essere stata costretta a vivere la relazione, ogni rapporto sessuale consumato con un minore di 16 anni è da considerarsi abuso. Nella sua ordinanza, il gip ricorda, come riportato da Il Messaggero, che la professoressa"non ha esitato a corteggiare un'alunna di quattordici anni di età, dimenticando i doveri di custodia che le incombono".

I legali che rappresentano la docente, però, si stanno appellando al misterioso episodio di sabato scorso, quando la minorenne è comparsa sotto casa della prof. Non solo.

Vengono posti dei dubbi anche sulla regolarità della denuncia sporta dalla psicologa della scuola.

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