Cronaca locale

"La Regione oggi asfalta e domani affonda". Anche gli ambientalisti scaricano il Pd

Gli attivisti di "Extinction Rebellion" hanno bloccato ieri un tratto della tangenziale di Bologna, in segno di protesta contro l'amministrazione regionale "dem" per il consumo di suolo. "Il Pd deve rivedere le politiche sull'ecologia"

La proteste degli ambientalisti a Bologna, contro il PD regionale
La proteste degli ambientalisti a Bologna, contro il PD regionale

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"La Regione oggi asfalta e domani affonda". Anche gli ambientalisti scaricano il Pd

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Le prime avvisaglie si erano avute già nei giorni immediatamente successivi all'alluvione in Romagna, con l'eloquente striscione ("Il sonno della regione genera morti") srotolato davanti al governatore Stefano Bonaccini e alla giunta regionale. Ma la riprova della frattura ormai consolidatasi fra il Partito Democratico e gli attivisti del clima (perlomeno in Emilia - Romagna) si è concretizzata proprio nelle scorse ore, quando i militanti di "Extinction Rebellion" hanno bloccato parte della tangenziale di Bologna per protestare contro i "dem". Anche in una regione dalla comprovata tradizione di sinistra, la sinergia fra il Pd e le associazioni ambientaliste sembrerebbe insomma essere ormai venuta meno. Una prospettiva inimmaginabile anche solo pochi anni fa, per un partito che ha sempre annoverato l'ambientalismo fra i propri cavalli di battaglia.

Perlomeno nel capoluogo bolognese, dopo gli attivisti hanno attaccato senza mezzi termini la giunta Bonaccini: nel loro mirino è finito il consumo di suolo a loro dire eccessivo, che (sempre nella visione di Extinction Rebellion Bologna) avrebbe influito in maniera negativa in merito ai danni causati dagli eventi atmosferici il mese scorso. "Abbiamo bloccato con centinaia persone un tratto della tangenziale per ricordare che anche di fronte alla tragica evidenza che l’emergenza climatica è sotto i nostri occhi, le istituzioni regionali non sono capaci di mettere in discussione quello status-quo che mette in pericolo le nostre esistenze - si legge nella nota pubblicata sulla pagina Facebook della formazione ambientalista, per indicare i motivi della manifestazione - due le possibili uscite di fronte a cui l’amministrazione regionale si trova: finanziare il collasso climatico con soldi pubblici, oppure dire no al Passante e rivedere le politiche ecologiche regionali".

Gli ambientalisti sul piede di guerra hanno inoltre esibito uno striscione che chiede alla Regione un'inversione di rotta, ponendo fine all'ulteriore cementificazione di un territorio che secondo loro appare già saturo sotto questo profilo. "Prossima uscita: collasso - la Regione oggi asfalta domani affonda", lo slogan impresso sullo striscione con la vernice spray. Nella medesima occasione, si sono scagliati per il medesimo motivo anche contro il cantiere del cosiddetto "Passante": un'opera che dovrebbe migliorare la circolazione veicolare sul raccordo di Bologna, ma che secondo gli ambientalisti porterà al taglio di numerosi alberi.

"Esigiamo che le istituzioni si attivino immediatamente per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 - hanno chiosato gli attivisti di Extinction Rebellion - convocando un’assemblea cittadina regionale che definisca le politiche di adattamento e mitigazione da adottare".

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