Cronaca locale

"A Roma è emergenza sanitaria". E ora anche Gualtieri apre gli occhi

L'allarme dei medici del Lazio è chiaro: "La città è sporca, rischio zecche e infezioni per i bambini". Il sindaco si autocondanna, ma solo in parte

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri

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"A Roma è emergenza sanitaria". E ora anche Gualtieri apre gli occhi

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Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sembra essersi svegliato dal torpore dentro il quale si era rifugiato davanti all'evidenza dell'emergenza rifiuti che sta attanagliando la Capitale. Anche se resta, tuttavia, ancora sconcertante la reazione ottimistica con cui l'ex ministro dell'Economia intende affrontare il problema. Che non è più soltanto una questione che riguarda la mera immagine della città, ma sta diventando presto e in maniera preoccupante una vera e propria "emergenza sanitaria". A dichiararlo è Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici-chirurghi e odontoiatri di Roma e provincia. "La situazione è a macchia di leopardo, ma è bene che ci si attrezzi per evitare che anche le zone pulite si trovino in difficoltà", afferma infatti Magi. E c'è "necessità di tenere alta l'attenzione e intervenire per rimuovere l'immondizia. Altrimenti torniamo a situazione di emergenza sanitaria che abbiamo sfiorato in passato".

Oltre a Magi, interviene in merito - sollecitato sempre dall'Adnkronos - anche Pier Luigi Bartoletti, vicesegretario nazionale vicario e segretario provinciale di Roma della Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia): "I rifiuti accumulati fuori dai cassonetti sono un déjà vu a cui, purtroppo ci stiamo abituando. E non dovrebbe essere così. E a questa si aggiunge anche la questione dell'erba alta nelle aree verdi. Con il caldo si seccherà e diventerà un pericolo per il rischio incendi. Direi che tra rifiuti e decoro urbano Roma non ha è bel biglietto da visita per il Giubileo". Con l'afa oramai in arrivo, Bartoletti mette in guardia anche lui dall'emergenza sanitaria che potrebbe profilarsi a breve: "L'umido non raccolto è un ricettacolo per insetti soprattutto per le zanzare che sono vettori di malattie - ricorda -. Ma attirano anche gabbiani e cinghiali, problema ancora presente in tante aree. C'è tempo per rimediare, spero si faccia il prima possibile".

E in tutto questo, che cosa ne pensa il sindaco Gualtieri? Intervistato da Rtl 102.5, il primo cittadino non può chiaramente negare l'evidenza, ma tende ad autoassolversi. "Soddisfatto della pulizia della città? No, assolutamente. Ma siamo su strada giusta. Miglioriamo rispetto al passato, ma per avere una città pulita come merita bisogna ancora impegnarsi per diversi mesi e anni. L'importante che il trend sia quello giusto". Insomma: la bocciatura contro se stesso arriva solo a metà. Con delle intenzioni che, al momento, rimangono scritte solamente sulla sabbi. Anche perché fu lo stesso Gualtieri che, in piena campagna elettorale, aveva fatto una solenne promessa: "Entro un anno risolverò l'emergenza rifiuti". Era l'ottobre 2021. Dopo 20 mesi dal suo insediamento al Campidoglio (e non 12 rispetto a quelli da lui previsti) la situazione rifiuti a Roma è - se possibile - peggiorata rispetto addirittura all'epoca di Virginia Raggi.

E ce ne voleva.

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