Cronaca locale

Roma, l’albero di Natale "trasloca" da Piazza Venezia: ecco perché

I lavori per la Metro C a Piazza Venezia che, oggi, è un cantiere a cielo aperto, costringono a scegliere un'altra collocazione per il tradizionale albero di Natale cittadino

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Ve lo ricordate Spelacchio, l'albero di Natale che tanto ha fatto discutere, un po' per le sue caratteristiche "estetiche" e un po' perché l'anno scorso il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, decise di affiancargli dei pannelli fotovoltaici che stavano bene come un pugno in un occhio? Bene, la notizia di questa stagione natalizia quasi alle porte è che l'albero trasloca, non sarà più nella sua abituale cornice di Piazza Venezia.

Cosa ha detto Gualtieri

Il simbolo per eccelenza del Natale non sarà più "a Piazza Venezia perché lì c'è un cantiere per realizzare la stazione della metro più bella del mondo, un capolavoro di ingegneria e arte. Lavoreremo per rendere il cantiere più bello, vestirlo anche artisticamente. Dove sarà posizionato l'albero di Natale? Ve lo diremo", ha dichiarato a Metropolis il sindaco della Capitale. Anche se non è stato dichiarato apertamente, la nuova collocazione dovrebbe essere stata individuata in Piazza del Popolo, il lato opposto seguendo la famosissima Via del Corso.

Potrebbe chiamarsi "Spopolacchio"

La data prevista per l'arrivo dell'albero è stata individuata in mercoledì 29 novembre. La fantastia dei romani non ha limiti e, complice anche la potenziale collocazione, circolano già rumors sul soprannome da affibiargli: da Spelacchio a Spopolacchio, con un gioco di lettere per la piazza pronta a ospitarlo. Se si sa molto poco sull'allestimento, il Corriere spiega che la sua provenienza sarà dal Nord Italia, 21 metri di abete della specie "abies nordmanniana", una conifera sempreverde che somiglia molto all'abete bianco: la sua collocazione naturale è nelle aree dell'Europa meridionale.

Chissà se, dietro al potenziale soprannome, c'è anche la speranza che possa "spopolare" tra i romani e i turisti, in netta controtendenza rispetto agli ultimi anni quando veniva preso di mira per i suoi rami spelacchiati e le discutibili scelte dell'amministrazione capitolina che avrebbe potuto scegliere abeti senz'altro più folti e accattivanti. Per quanto rigurda l'illuminazione, invece, il 51% dovrebbe essere gestita dall'Acea mentre, lungo via del Corso, le luminarie natalizie tratteranno il tema sempre attuale della pace.

Non c'è pace, invece, per la città di Roma alle prese con un traffico quotidiano sempre crescente a causa dei cantieri, uno su tutti quello che ha fatto traslocare Spelacchio. "Senza cantieri non ci sono disagi oggi ma non c'è un futuro migliore", ha dichiarato Gualtieri intervistato dalla trasmissione Agorà.

"I romani mi malediranno ma il cantiere della metro non era più rinviabile", ha aggiunto, riferendosi ai lavori per la metro C a Piazza Venezia.

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