Cronaca locale

La scoperta horror in un pozzo. Trovati resti umani a Foggia: di chi sono

La campagna di San Marco in Lamis è tristemente nota ai pugliesi per essere diventata il cimitero delle persone scomparse. L'anno scorso sono stati ritrovati ben diciannove cadaveri

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Potrebbero appartenere ad Angelo Tricarico, all'epoca 27enne, scomparso nell'agosto del 2013 nel Comune di San Nicandro Garganico, i resti umani ritrovati nelle campagne di San Marco in Lamis, all'interno di un pozzo. I carabinieri della compagnia di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, hanno effettuato la macabra scoperta. Tra le ossa depositate sul fondo della profonda cavità è stata rinvenuta anche l'intera scatola cranica del malcapitato. Le indagini sono in corso per risalire alle generalità, anche se le prime ipotesi, in considerazione del luogo di rinvenimento, fanno ritenere verosimile la riconducibilità dei resti a Tricarico, di cui non si avevano più notizie da undici anni. L'uomo, che aveva piccoli precedenti con la giustizia, era scomparso il 19 agosto del 2013 quando era uscito di casa per andare a lavorare in una masseria di un parente per la raccolta dei pomodori.

L'indagine

I carabinieri al momento non escludono alcuna ipotesi, anche se quella più verosimile è che la vittima abbia subito un'aggressione, in considerazione dei segni evidenti di ferite da oggetto contundente scoperti sulle ossa. Un probabile caso di lupara bianca. Si presuppone che l'evento delittuoso possa essere avvenuto anche in un altro luogo rispetto a quello del ritrovamento dei resti. Il corpo potrebbe essere stato spostato volutamente nel pozzo, che in passato era pieno d'acqua, con l'obiettivo di nascondere le prove del delitto.

I precedenti

La campagna di San Marco in Lamis è tristemente nota ai pugliesi per essere diventata il cimitero delle persone scomparse. L'anno scorso, come riporta il quotidiano Foggia Today, sono stati ritrovati ben diciannove cadaveri sepolti in diverse zone della provincia di Foggia, la maggior parte proprio nell'area in cui è stata effettuata l'ultima scoperta. Molti resti di corpi in decomposizione non hanno ancora un nome e un cognome, solo pochi sono stati identificati attraverso l'esame del dna. In prevalenza si tratta di persone vittime di lupara bianca, uccise molto probabilmente in seguito ai continui regolamenti di conti tra le cosche mafiose locali. I dati sulle persone scomprse in Puglia sono allarmanti. Dall'ultima rilevazione risulta che nella regione ci sono state 1.

627 denunce di scomparsa, 274 in provincia di Foggia, la quarta regione d'Italia con più segnalazioni, pari al 6,68%.

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