Cronaca locale

Sesso a pagamento, droga e trans: le notti folli del don di Basso Garda

Quando le forze dell'ordine lo hanno cercato nella sua abitazione si sono resi conto che il prelato era fuggito non lasciando alcuna traccia dietro di sé. A suo carico una denuncia per minaccia e l'altra per spaccio

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Una folle estate quella che stanno vivendo gli abitanti di un piccolo centro del Basso Garda, in provincia di Brescia. Un sacerdote 65enne, proveniente dalla diocesi di Verona, prima di scomparire nel nulla, ha fatto parlare di sé. Tutto è cominciato alcuni mesi fa quando, come riporta il quotidiano Il Giorno, il prete è stato denunciato da un barista 30enne del luogo di origini venezuelane. Il giovane ha raccontato di aver conosciuto il prelato su un’app di appuntamenti e di aver fatto sesso con lui a pagamento.

La vicenda

Chiaramente il barista non sapeva che quell’uomo era un sacerdote poiché si era iscritto sulla piattaforma con un nome di fantasia. All’inizio gli incontri si svolgevano senza particolari intoppi e il prete si sarebbe preoccupato di pagare regolarmente le prestazioni sessuali, anche con bonifici bancari. Poi, piano piano, il rapporto è cambiato. Il sacerdote avrebbe cominciato a non versare più il denaro al 30enne, il quale ha denunciato alle forze dell’ordine anche le minacce che avrebbe subito dal prelato. Nel corso delle indagini, alla polizia è arrivata una seconda segnalazione ai danni del prelato, completamente diversa dall’altra.

Lo spaccio di droga

I vicini di casa del prete, infastiditi dal trambusto che proveniva dall’abitazione del sacerdote, specialmente di notte, hanno avvertito gli agenti del commissariato locale. I poliziotti, recatisi sul posto, hanno fermato un giovane che usciva dalla casa del prelato in possesso di droga. Il ragazzo ha confessato di aver ricevuto la sostanza stupefacente dal sacerdote in cambio di sesso. Quando gli agenti hanno perquisito l’appartamento del prete hanno trovato alcuni grammi di cocaina e un bilancino di precisione. A quel punto è partita a suo carico la denuncia per spaccio.

Il transgender

Il sacerdote, però, il giorno seguente ha ricevuto nuovamente la visita delle forze dell'ordine. Appeso al balcone della sua abitazione c’era una persona transgender in stato confusionale che gridava e chiedeva aiuto minacciando di suicidarsi. Si è dileguato dopo essersi lanciato dal balcone. Ma le sorprese non sono finite: anche il sacerdote era fuggito non lasciando alcuna traccia dietro di sé.

Adesso è partita la caccia al prete che non dovrebbe essere andato molto lontano.

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