Cronaca locale

E in spiaggia adesso spunta il bagno "gender neutral"

L'iniziativa è stata posta in atto in uno stabilimento balneare Campomarino di Maruggio, in provincia di Taranto: "Ieri c'era Rocco Casalino"

"Soddisfiamo le esigenze dei clienti". Ecco il bagno "gender neutral" in spiaggia

Ascolta ora: ""Soddisfiamo le esigenze dei clienti". Ecco il bagno "gender neutral" in spiaggia "

"Soddisfiamo le esigenze dei clienti". Ecco il bagno "gender neutral" in spiaggia

00:00 / 00:00
100 %

La teoria del "fluido" approda ufficialmente anche in spiaggia. In Puglia, infatti, ecco arrivare il primo bagno "gender neutral". Più precisamente la prima installazione di questo tipo, fornito di servizi igienici accessibili indipendentemente dal genere di chi vuole utilizzarlo è avvenuta al Tuareg Lido di Campomarino di Maruggio, sulla litoranea jonica tarantina, ed è stato posizionato accanto a quelli "Uomo" o "Donna". Il logo che indica i servizi gender neutral è una sagoma metà con la gonna e metà con un pantalone. Il titolare, Daniele Lacarbonara, lo ha voluto fare per non creare nessuna discriminazione di genere in un luogo pubblico come quello delle spiagge.

"L'iniziativa è nata dalla nostra sensibilità verso le esigenze di una società in evoluzione – sostiene Lacarbonara –. Abbiamo l'abitudine di soddisfare i bisogni della clientela. Il Tuareg è uno stabilimento aperto a tutti e per tutti, chi non vuole utilizzare i bagni uomo o donna per una sua questione personale, utilizza il gender neutral". In Italia il primo caso conosciuto di bagni gender neutral era stato quello del Comune di Reggio Emilia, nel 2019. In seguito ne sono stati installati altri in molte scuole e sedi universitarie in Piemonte, Toscana, Campania. Quello di Campomarino di Maruggio è il primo in Italia installato in un lido.

La clientela dello stabilimento marino, quasi del tutto non locale e straniera, è rimasta tutto sommato indifferente davanti a questa iniziativa. "Ieri c'era Rocco Casalino ed era entusiasta - racconta ancora il gestore dello stabilimento a Repubblica -. Ma anche dei professori universitari del Nord mi hanno detto che è una maniera per uscire dagli stereotipi di un certo tipo di Sud che non esiste: questo non è un lido gay friendly. È un lido e basta, pieno di famiglie, bambini e persone che vogliono passare una bella giornata al mare. Non serve dire altro".

A chi gli chiede come gli era nata l'idea, Lacarbonara risponde: "Mi è venuto in mente all’inizio di questa stagione, dopo aver avuto modo di vedere esperienze simili all'estero ma anche in alcune scuole del Nord Italia". Qualcuno ha protestato? "Mi hanno chiesto, sono rimasti incuriositi, ma proteste proprio no". Un'altra rivendicazione per la comunità Lgbt, anche se, per l'appunto, non è una novità in assoluto per quanto riguarda i servizi igienici. Appena un anno fa, il Padova Pride Village - fondato dal dem Alessandro Zan - aveva infatti adottato la politica dei bagni gender neutral.

L'elemento un po' più bizzarro di allora era che, sulle porte delle toilette, campeggiasse un cartello arcobaleno che recitava "We don't care". Pochi giorni prima, al Polo Piagge dell'Università di Pisa, erano stati inaugurati i primi bagni genderless.

In quel caso, nessun cartello arcobaleno e nessuna scritta strappalacrime.

Commenti