Cronaca locale

Valanga in Val Formazza (Piemonte) travolge scialpinisti: due morti

Valanga nella zona del lago del Toggia in Val Formazza, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Le due vittime stavano percorrendo con le ciaspole una zona tra le più suggestive di questo lembo settentrionale del Piemonte, incuneato verso la Svizzera

Valanga in Val Formazza (Piemonte), coinvolti scialpinisti: due morti

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Valanga in Val Formazza (Piemonte), coinvolti due scialpinisti: un morto

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Allarme in Val Formazza (Piemonte), dove questa mattina si è verificata una valanga. Sono rimasti coinvolti due scialpinisti. Purtroppo entrambi hanno perso la vita.

L'alalrme intorno alle 12

L'allarme, lanciato dai guardiani della diga che hanno assistito all'evento, è stato dato nella mattinata di oggi, domenica 7 gennaio, intorno alle 12.00. Una slavina si è infatti originata nella zona del lago del Toggia in Val Formazza, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, travolgendo due scialpinisti. Immediata la richiesta di intervento, e sul posto si sono precipitati i soccorsi. Attivato anche l'elisoccorso del Servizio regionale di Azienda Zero Piemonte per perlustrare meglio l'area.

Stando alle ultime informazioni rilasciate, i volontari stanno controllando la zona tra passo San Giacomo, a 2.200 metri di quota, e il lago del Toggia, a poca distanza dal confine con la Svizzera. Purtroppo il forte vento ha reso difficoltose le operazioni dei soccorsi, ma alla fine gli uomini del Soccorso alpino hanno rinvenuto il corpo di uno degli escursionisti. L'uomo, trovato senza vita, è morto annegato. Sembra infatti che sia stato trascinato a valle dalla valanga per poi finire nelle gelide acque del lago, all'altezza della diga. Per lui non c'è stato nulla da fare. A rendere possibile il ritrovamento il segnale Artva, trasmesso dal dispositivo dato in dotazione agli escursionisti in caso di necessità di tracciamento. Poco dopo è stato trovato anche il corpo del secondo scialpinista.

Lo sforzo dei soccorritori

I soccorsi hanno sistemato il loro campo base a San Michele. A setacciare il territorio, oltre al Soccorso alpino piemontese, anche i vigili del fuoco e gli uomini del Sagf (Scuola alpina della Guardia di Finanza). Le condizioni meteo non favorevoli hanno complicato l'opera dei soccorritori.

"I nostri ospiti stamattina sono scesi tutti, ma qua c'è tanta gente che sale senza neanche passare dal rifugio. È successo qualcosa in un punto oltre alla casa guardiani della diga del lago, ma non sappiamo nient'altro. Il gestore è andato a vedere, ma non è ancora tornato", hanno dichiarato dal rifugio Maria Luisa al Quotidiano Nazionale.

Questa mattina, secondo Aineva (Associazione Interregionale Neve e Valanghe) c'era un rischio di livello 3 su una scala di 5, dunque moderato.

Il bilancio della valanga, verificatasi stamani a quota 2200 metri, si è aggravato con il ritrovamento del secondo scialpinista. L'unità cinofila da valanga del Soccorso alpino ha trovato il corpo tra la neve. Anche in questo caso, non è stato possibile fare nulla. Il medico presente ha solo potuto constatare il decesso.

Le vittime provenivano dalla Lombardia

Sarebbero due escursionisti lombardi, provenienti dalla zona di Legnano, le due persone morte a causa della valanga. I due stavano percorrendo con le ciaspole una zona tra le più suggestive di questo lembo settentrionale del Piemonte, incuneato verso la Svizzera. Uno dei due corpi è stato ritrovato sotto un metro e mezzo di neve, mentre l’altro si trovava nelle acque del lago di fondovalle.

A perdere la vita Roberto Biancon, 53 anni, originario di Legnano, ma residente ad Arluno (Milano), e Vanessa Gatti, 30 anni, originaria di Saronno, nel Varesotto, e residente a Origgio.

Insieme ai due si trovava anche un cane, al momento disperso.

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