Scena del crimine

Il delitto, il processo, la libertà: che fine hanno fatto Amanda, Raffaele e Rudy

A 16 anni dall'omicidio di Meredith Kercher, Amanda Knox, Rudy Guede e Raffaele Sollecito hanno voltato pagina. Carriera, famiglia e figli: ecco cosa fanno e dove vivono oggi

Il delitto, il processo, la libertà: che fine hanno fatto Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede
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Amanda Knox, Rudy Guede e Raffaele Sollecito sono stati gli unici tre imputati per l’omicidio di Meredith Kercher, la giovane studentessa inglese uccisa in un appartamento di via della Pergola 7 a Perugia la notte del primo novembre 2007. Guede, che scelse il rito abbreviato, fu condannato a 16 di reclusione per violenza sessuale e concorso in omicidio. Knox e Sollecito, al tempo poco più che ventenni, furono condannati in primo grado di giudizio e poi assolti in via definitiva dalla Cassazione nel processo bis dopo aver scontato quattro anni di detenzione. A distanza di 16 anni dal delitto di Perugia, per motivi diversi, i tre protagonisti della drammatica vicenda continuano a fare notizia e dividere l’opinione pubblica.

Amanda Knox

Dopo la prima sentenza di assoluzione, Amanda Knox è tornata a Seattle, la sua città natale, dove ha conseguito una laurea in writing (scrittura) in un ateneo del posto. Successivamente ha iniziato a lavorare come scrittrice/giornalista interessandosi anche di true crime. Nel 2013 ha pubblicato il libro - "Waiting to be heard: A Memoir", il titolo - in cui racconta l’esperienza del carcere, durata circa quattro anni. Il ricavato delle vendite - il volume ha venduto milioni di copie in tutto il mondo nel giro di poche settimane - è stato utilizzato per pagare le spese legali del processo sull’omicidio Kercher. Nel 2019 Knox ha sposato lo scrittore statunitense Chris Robinson con il quale ha avuto anche una figlia, Eureka Muse. La coppia, che vive sull’isola di Vashon, nello Stato di Washington, ora è in attesa del secondogenito. Nel frattempo Amanda è diventata un’autrice di successo negli Stati Uniti. Assieme al compagno produce un podcast - Labyrinths - e aiuta le persone vittime di errori giudiziari nella ricerca della verità.

Il 24 gennaio 2019, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia a risarcire Knox di 18.400 euro per aver negato alla giovane il diritto ad avvalersi di un avvocato e un interprete competente durante l’interrogatorio successivo al fermo per l’omicidio di Meredith Kercher. Di recente è tornata alla ribalta delle cronache per aver fatto ricorso in Cassazione, tramite i suoi legali, contro la sentenza di condanna a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. I difensori hanno impugnato la sentenza sulla base del pronunciamento della Corte europea dei diritti dell’uomo. Lo scorso 13 ottobre la Cassazione ha accolto il ricorso dell’americana e dunque, solo per il reato di calunnia, si celebrerà un nuovo processo. Intanto la Knox continua a essere molto attiva sui suoi profili social, dove condivide alcuni scatti della sua quotidianità e riflessioni. In un’intervista esclusiva rilasciata alla rivista Oggi, ha dichiarato: "Soffro ancora lo stigma di un’accusa falsa: resterò per sempre la 'ragazza che è stata accusata di omicidio'".

Rudy Guede

Dopo aver scontato 12 anni dei 16 che gli furono comminati per violenza sessuale e concorso in omicidio, a novembre del 2021 Rudy Guede è tornato in libertà. In carcere, come aveva confermato alla nostra redazione il criminologo e psicoterapeuta Claudio Mariani, che lo ha assistito nel percorso di reinserimento sociale al Mammagialla, l’ivoriano è stato un "detenuto modello". Durante il periodo di reclusione, a luglio 2016, si è laureato con 110 e lode in Scienze storiche del Territorio e della Cooperazione internazionale all’Università di Roma Tre e svolto attività di volontariato alla mensa della Caritas. Ha scritto un libro autobiografico - "Il beneficio del dubbio - La mia storia", il titolo -, assieme al giornalista e scrittore Pierluigi Vito. Oggi vive Viterbo: la mattina lavora alla biblioteca del Centro studi criminologici, la sera fa il cameriere in un ristorante. La scorsa estate Guede ha rivisto per la prima volta la casa in cui fu uccisa Meredith. Continua a professarsi innocente e, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera a giugno 2023, ha rivelato di aver scritto una lettera alla famiglia Kercher. "Non passa giorno che non le dedichi un pensiero. - ha detto parlando di Meredith -È un macigno nell’anima, sarà così finché vivrò. Ho scritto ai suoi familiari ma non mi hanno risposto. Vorrei dirgli di perdonarmi se non sono riuscito a fare tutto il possibile per salvarla".

Raffaele Sollecito

Assolto in via definitiva per l’omicidio di Amanda Knox, anche Raffaele Sollecito ha voltato pagina. Dopo la laurea triennale in ingegneria informatica, conseguita durante il periodo di detenzione nel carcere di Perugia, nel 2014 Sollecito si è specializzato all’università di Verona con una tesi in cui ha analizzato i flussi del web, tra innocentisti e colpevolisti, sulla drammatica vicenda che lo ha coinvolto. Ha scritto due libri: "Honor Bound. My Journey to hell and Back with Amanda Knox" (2012) assieme al giornalista inglese Andrew Gumbel, e "Un passo fuori dalla notte. Tutto quello che non avete mai immaginato di me" (2015).

Come aveva raccontato in una intervista a ilGiornale.it, il 38enne oggi svolge l’attività di cloud architect, ovvero si occupa di disegnare e implementare l’infrastruttura (il cloud) di cui un’azienda ha bisogno per poter espletare le proprie necessità informatiche. Da tempo si batte affinché gli venga riconosciuto un risarcimento danni per ingiusta detenzione (i quattro anni trascorsi in carcere a seguito della condanna in primo grado). La richiesta è stata respinta in Cassazione e per questo motivo l’ingegnere si è rivolto alla Corte europea dei diritti dell’uomo da cui, come lui stesso ha dichiarato in una recente intervista all’Ansa, è in attesa del pronunciamento. Sollecito ha chiesto anche un risarcimento di oltre un milione di euro sulla scorta della legge in materia di responsabilità civile dei magistrati. L’istanza, respinta sia in primo che secondo grado, ora è stata impugnata dalla Corte di Cassazione di Genova.

Nell'estate del 2022 Raffaele Sollecito ha rivisto Amanda Knox in Italia. I due, con anche il marito della 36enne, hanno fatto una gita a Gubbio.

La stessa che avevano in programma 16 anni fa, prima che che l’omicidio della giovane Meredith segnasse un punto di non ritorno nelle rispettive vite.

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