Cronaca nera

Choc a Ferrara: uomo vuole dare fuoco al bar per vendetta e muore

Davide Buzzi si è presentato davanti al bar Big Town con una tanica piena di liquido infiammabile. Il gesto di vendetta ha però portato alla sua morte

Choc a Ferrara: uomo vuole dare fuoco il locale per vendetta e muore

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Disperato per la perdita del figlio, ha cercato di farsi giustizia da solo, trovando però la morte: la terribile vicenda è avvenuta nel bar Big Town di Ferrara, nel pieno centro della cittadina emiliana. A perdere la vita è stato il 42enne Davide Buzzi. Mauro e Giuseppe Di Gaetano, titolari del locale, si trovano ora in stato di fermo per omicidio volontario in concorso e tentato omicidio in concorso.

Cosa è successo

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'episodio si è verificato nella serata di ieri, venerdì 1 settembre, intorno alle 23:30. Davide Buzzi, accompagnato da un ragazzo di 20 anni (cugino del figlio), ha raggiunto il bar Big Town di via Bologna con l'intenzione di dare fuoco al locale.

L'uomo covava rancore nei confronti dei titolari del posto, in quanto all'interno dell'esercizio aveva perso la vita il suo figliastro, un ragazzo di 19 anni, morto a seguito di un malore. Per Buzzi, i due uomini non si erano tempestivamente attivati per aiutare il giovane.

Ieri avrebbe dovunque dovuto compiersi la sua vendetta. Arrivati a bordo di una Bmw nera, Buzzi e il 20enne sono scesi dall'auto e hanno raggiunto il bar portando con loro una grossa tanica rossa contenente liquido infiammabile. Le intenzioni sono state subito chiare ai due esercenti: il 42enne voleva dare fuoco al locale.

La colluttazione e il ferimento

Entrambi gli uomini sono usciti all'esterno per fermare Buzzi, e si sarebbe originata una violenta colluttazione, finita nel sangue. Il 42enne è stato infatti ferito al collo e al petto, così come il ragazzo che era con lui. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, hanno trovato Buzzi incosciente, sfigurato e gravemente ferito. Inutile ogni tentativo di salvargli la vita. Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, gli operatori sanitari hanno tentato di inturbarlo per poi trasportarlo in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna di Cona, ma è stato tutto inutile. L'uomo è deceduto a causa delle ferite riportate.

Quanto a L.P., il ragazzo di 22 anni cugino del figliastro, questi ha riportato una profonda ferita di coltello al ventre. Il giovane si trova tutt'ora ricoverato e le sue condizioni sono gravi. Feriti anche i due titolari del locale, anche se non in modo grave.

La morte del 19enne

Davide Buzzi non era riuscito a superare la morte del figliastro di soli 19 anni. Il giovane aveva perso la vita proprio all'interno del Big Town, notte tra il 12 e il 13 agosto. Il 42enne riteneva i due titolari del locale responsabile per non aver allertato in tempo i soccorsi.

Il ragazzo aveva accusato un malore. Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, fra le ipotesi degli investigatori ci sarebbe anche quella che il ragazzo avesse assunto poco prima della cocaina e che la sostanza possa aver peggiorato una situazione pregressa (il 19enne, come emerso da un precedente episodio, aveva un difetto congenito al cuore).

Il fermo

A raggiungere via Bologna anche i carabinieri della stazione locale, che hanno immediatamente avviato le indagini, e i colleghi della polizia, che si sono invece occupati dei rilievi.

Mauro Di Gaetano, 41 anni, e Giuseppe, 69 anni, sono stati messi in stato di fermo per omicidio volontario in concorso, ma anche per tentato omicidio in concorso, dato che hanno ferito il 22enne. Al momento gli uomini, assistiti dagli avvocati Michele Ciaccia, Stefano Scafidi e Giulia Zerpelloni, si trovano in caserma per gli interrogatori.

Sotto valutazione una possibile misura cautelare.

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