Cronaca nera

Albanese choc: ispezioni nelle parti intime e ferite brutali

Un cittadino albanese di 38 anni è stato arrestato a Pistoia con l'accusa di violenza privata e maltrattamenti ai danni della compagna. In preda alla gelosia, l'uomo l'avrebbe picchiata a più riprese, ispezionandole persino le parti intime alla ricerca di tracce biologiche volte a confermare i presunti tradimenti

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Avrebbe più volte offeso, minacciato e picchiato la compagna. Di più: in alcune occasioni, con tutta probabilità in preda alla gelosia e convinto del fatto che lei lo tradisse, non avrebbe esitato ad ispezionarle le parti intime, alla ricerca di tracce biologiche che provassero la sua presunta infedeltà. Protagonista della vicenda dai tratti surreali che arriva da Pistoia è un uomo di 38 anni di origine albanese, arrestato nelle scorse ore dalla squadra mobile della questura locale a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari. Stando a quanto riportato dal quotidiano La Nazione, tutto è iniziato nei giorni scorsi, quando una donna italiana di 45 anni si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo per ricevere cure mediche, a fronte di numerose ferite riportate alla testa e al busto.

I medici che l'hanno soccorsa le hanno riscontrato lesioni, due costole incrinate e varie tumefazioni, con una prognosi di circa trenta giorni. E hanno subito ipotizzato come quelle ferite potessero essere state provocate da un'aggressione particolarmente violenta subìta dalla 45enne, con quest'ultima che avrebbe poi confermato di esser stata più volte aggredita dal compagno. Date le circostanze, è stato attivato come previsto il "protocollo rosa", in base al quale il personale della squadra mobile è stato subito informato del fatto in tempo reale. E ha raggiunto il reparto ospedaliero in cui si trovava la vittima per raccogliere la sua testimonianza, fissando in questo modo gli elementi essenziali della storia ed assicurandosi poi dell'avvenuto collocamento della donna presso una casa-famiglia in località sicura. Dopo aver informato la procura ed aver ottenuto la delega d'indagine, la polizia giudiziaria ha quindi proceduto con l'approfondimento investigativo finalizzato alla raccolta di idonei elementi di prova.

E le testimonianze rese in un secondo momento dai genitori e dalle colleghe di lavoro della vittima avrebbero contribuito a quanto pare a dipingere un quadro agghiacciante: secondo le accuse, il 38enne straniero, "con condotte reiterate nel tempo ed aventi carattere di abitualità", avrebbe spesso preso a calci e pugni la fidanzata (non di rado dopo averla insultata e minacciata). E l'avrebbe addirittura sottoposta "a continui controlli al lavoro, esaminandole il telefono ed ispezionandole le parti intime per individuare tracce di eventuali rapporti sessuali con altri uomini". La procura ha infine accusato il cittadino albanese di maltrattamenti in famiglia e violenza privata, con quest'ultimo che è quindi finito in manette ed è stato condotto in carcere.

In attesa di ulteriori sviluppi.

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