Cronaca nera

Fuggono in auto dai carabinieri e causano la morte di una donna: la follia degli stranieri

Una madre di famiglia di 32 anni è morta a Pesaro, dopo che l'auto nella quale viaggiava è stata centrata da una Bmw che procedeva a velocità sostenuta. A bordo di quest'ultima vettura c'erano due cittadini stranieri (uno dei quali ha perso la vita nel medesimo scontro) in fuga dai carabinieri

L'incidente avvenuto a Pesaro
L'incidente avvenuto a Pesaro

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Fuggono in auto dai carabinieri e causano la morte di una donna: la follia degli stranieri

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Erano stati invitati dai carabinieri ad accostare e a fermarsi per un controllo di routine ma, a quanto pare per motivi legati ad alcune pendenze con la giustizia, avevano deciso di non rispettare l'alt. Ne è scaturita una fuga a 150 km/h, conclusasi con l'impatto con un'auto che proveniva dalla parte opposta. E il frontale ha causato anche la morte di una madre di famiglia di 32 anni, la quale si trovava insieme ad altre due persone in quest'ultima vettura. Protagonisti della brutta vicenda che arriva da Pesaro sono due cittadini di origine straniera, i quali nel tentativo di sfuggire alle forze dell'ordine avrebbero causato un incidente stradale: si tratta di Sultan Ramadani, ragazzo di 27 anni originario della Macedonia che guidava una Bmw, e dell'amico Elvis Cola, un giovane albanese che sedeva accanto a lui.

Anche Ramadani ha perso la vita nell'impatto. Al pari di Martina Mazza, la trentaduenne che aveva come unica colpa quella di trovarsi nella Fiat 500 che proveniva dal senso di marcia opposto (e che è stata centrata in pieno dall'altra macchina che sfrecciava a gran velocità). Stando a quanto riportato dalla stampa locale, l'episodio si sarebbe concretizzato ieri e gli inquirenti sono ancora adesso al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Secondo la prima ricostruzione però, tutto è iniziato quando Ramadani (che era al volante della Bmw in questione) e Cola hanno notato una volante dei carabinieri appostata ai lati della strada che stavano percorrendo. I militari dell'Arma hanno imposto loro l'alt per un controllo di routine, ma invece di fermarsi Ramadani avrebbe volutamente accelerato e sarebbe passato oltre. Gli investigatori sono al lavoro anche per appurare le ragioni alla base del gesto del macedone, che secondo i primi indizi sarebbe stato dettato dal timore per alcuni recenti guai con la giustizia avuti dall'amico che era con lui .

I carabinieri si sono quindi lanciati all'inseguimento dei due, anche se Ramadani sarebbe riuscito a seminarli spingendo sull'acceleratore. La Bmw avrebbe effettuato numerosi sorpassi su una strada a due corsie, invadendo l'altra per il tempo necessario alla manovra. Fino a quando all'orizzonte è spuntata la 500 con a bordo Martina Mazza, la sorella Alessia e l'amico Kevin Kamcia: i tre stavano andando a trovare a quanto pare alcuni amici a Pesaro, ma l'arrivo improvviso dell'altro veicolo a tutta velocità non avrebbe lasciato loro scampo. L'impatto è stato inevitabile e le condizioni di salute delle cinque persone coinvolte sono da subito apparse critiche: Alessia Mazza, Kamcia e Cola sono finiti in ospedale e risultano attualmente ricoverati. Per Ramadani e per Martina Mazza non c'è invece stato nulla da fare: Martina in particolare ha lasciato un bambino di 5 anni, che al momento del fattaccio si trovava con i nonni.

L'indagine sta ad ogni modo proseguendo e a breve potrebbero esserci ulteriori sviluppi.

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