Cronaca nera

Lei lo accoglie in casa, lui tenta di violentarla. La follia dello straniero

Un giovane tunisino è stato arrestato a Moncalieri (Torino) con l'accusa di violenza sessuale. Avrebbe tentato di stuprare la donna che lo aveva invitato a casa sua dopo una serata trascorsa in un pub, costringendola a chiudersi a chiave in bagno per evitare lo stupro

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Avrebbe accettato l'invito della donna con la quale aveva trascorso la serata, che gli aveva proposto di salire a casa sua. Una volta varcata la porta d'ingresso dell'appartamento però, avrebbe cercato di metterle le mani addosso e di ottenere a tutti i costi un rapporto sessuale, costringendo la donna a chiudersi a chiave in bagno per evitare di essere stuprata. Protagonista della vicenda che arriva da Moncalieri (nell'hinterland di Torino) è un ragazzo di 23 anni originario della Tunisia, finito in manette nelle scorse ore con l'accusa di violenza sessuale. Stando a quanto riportato dalla stampa piemontese, l'episodio in questione si sarebbe svolto nella frazione di borgo Navile. La presunta vittima, una donna di circa 30 anni, avrebbe in precedenza passato qualche ora in compagnia del giovane straniero, in un locale della zona.

Una conversazione che si sarebbe protratta per qualche ora, sino a quando la trentenne avrebbe proposto al cittadino tunisino di spostarsi a casa sua, per trascorrere altro tempo insieme. Quest'ultimo si sarebbe detto d'accordo e i due si sarebbero dunque avviati verso l'abitazione della donna. Dopo essere entrati nell'appartamento, tuttavia, la situazione sarebbe degenerata nel giro di poco tempo. Stando a quanto ricostruito, il ventitreenne avrebbe tentato approcci fattisi via via sempre più spinti e decisi, cercando di allungare le mani. E secondo quel che riporta la testata online TorinoToday, ad un certo punto avrebbe cercato di stuprare la stessa persona che lo aveva invitato e accolto in casa. Momenti di terrore quelli che avrebbe insomma vissuto la donna, la quale nonostante il netto rifiuto opposto dinanzi alla richiesta di un rapporto sessuale che avrebbe avanzato il ragazzo avrebbe faticato non poco ad imporre la sua volontà.

Tant'è che sarebbe stata costretta a quanto pare a rinchiudersi in bagno, per scongiurare il rischio di essere violentata. La trentenne aveva ancora con sé il cellulare, se non altro. E sarebbe così riuscita ad allertare le forze dell'ordine, mettendo al corrente gli operatori di quel che stava avvenendo in casa e sollecitando un intervento. I militari della compagnia cittadina sono quindi giunti sul posto, individuando in breve tempo l'appartamento in questione. Alla vista degli esponenti delle forze dell'ordine, il giovane straniero avrebbe tentato di giustificarsi dicendo di essere caduto in un equivoco. Una giustificazione che non gli è tuttavia bastata per evitare l'arresto: il tentativo si è rivelato vano.

E il ventitreenne dovrà adesso rispondere dell'accusa che gli è stata rivolta.

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