Cronaca nera

Medico ammazzato in un agguato, il marito verrà risentito. Fare chiarezza sul movente

L’aggressore, secondo i rilievi della polizia scientifica, avrebbe sparato due colpi con un fucile sovrapposto. Il secondo ha causato la morte della donna

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Sono trascorse 48 ore dall’omicidio di Francesca Romeo. La donna di 67 anni è stata ammazzata sabato mattina a Santa Cristina D'Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria. La vittima era in auto con il marito Antonio Napoli. I due, entrambi medici, stavano rientrando a casa. Lunedì in Procura a Palmi si terrà un primo confronto tra i pm e gli investigatori della squadra mobile. Ecco cosa è accaduto.

La vicenda

Antonio Napoli, coniuge della vittima, è psichiatra dell'Asp in servizio presso il Centro di salute mentale di Palmi. La dottoressa Romeo, invece, prestava servizio nella Guardia medica, stava rientrando a casa assieme al marito dopo aver terminato il turno di lavoro che svolgeva a Santa Cristina. Non si sa di preciso cosa sia accaduto durante il tragitto, quello che è certo è che qualcuno ha esploso due colpi di fucile contro la Peugeot guidata da Napoli. L’aggressore, secondo i rilievi della polizia scientifica, avrebbe sparato con un fucile sovrapposto, il primo ha distrutto il parabrezza e ha penetrato il cofano dell’auto ma non ha causato danni ai due, il secondo, invece, ha infranto il finestrino e ammazzato la donna. Il marito è rimasto ferito a un braccio.

Il terzo colloquio

Napoli non ha fermato l’auto ma è comunque scattato l’airbag. L’uomo ha proseguito la corsa per circa 800 metri, successivamente si è stoppato e ha telefonato al 113. È probabile che questa mossa abbia salvato il medico che non avrebbe dato agli investigatori elementi per chiarire la vicenda. Napoli durante il colloquio con gli inquirenti sarebbe stato molto confuso e, forse a causa del trauma, avrebbe affermato di aver sentito solo gli spari ma di non aver visto nessuno puntare l'arma contro la vettura. Infatti, secondo alcune indiscrezioni, l’uomo si sarebbe reso conto del danno mortale causato. Gli inquirenti vogliono quindi sentirlo ulteriormente e convocare, nelle prossime ore, anche gli altri familiari di Francesca Romeo assieme ai colleghi della guardia medica e chi frequentava la coppia.

Le indagini

Il procuratore Emanuele Crescenti, l'aggiunto Santo Melidona e il pm Elio Romano, hanno la necessità di fare chiarezza sull’omicidio. Attualmente gli uomini della squadra mobile hanno sequestrato cellulare e documenti della vittima.

Gli investigatori stanno considerando tutte le possibili piste, infatti l'omicidio potrebbe essere legato a questioni di interessi relativi alla vita privata dei due coniugi oppure all'attività professionale della vittima che potrebbe aver ricevuto richieste specifiche che avrebbe rifiutato. Lunedì 20 novembre i pm sceglieranno come procedere, inoltre definiranno l'incarico per l'autopsia che sarà eseguita la sera stessa.

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