Cronaca nera

Si vestono da donna per assaltare banche e uffici postali: lo stratagemma dei rapinatori

Sette uomini sono finiti in manette con l'accusa di aver messo a segno una lunga serie di rapine in tre province campane. Prima di ogni colpo, effettuavano un sopralluogo sul posto indossando abiti femminili, nel tentativo di rendersi irriconoscibili

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Avrebbero messo a segno una lunga serie di rapine (quasi tutte portate a termine) ai danni di uffici postali ed istituti di credito delle province di Caserta, Napoli e Salerno. Insieme, avrebbero formato una "banda" capace di raggranellare un bottino superiore ai 400mila euro. Con una peculiarità: nel probabile tentativo di depistare gli investigatori e di non essere riconosciuti durante l'analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza, si sarebbero spesso camuffati da donna poco prima di mettere in atto le azioni criminali sopracitate. Questa la vicenda sui generis che arriva dalla Campania e che ha per protagonisti sette uomini di età compresa fra i 22 e i 62 anni, finiti in manette nelle scorse ore a coronamento delle indagini coordinate dalla procura di Napoli e svolte dalla squadra mobile di Napoli e dal commissariato di Portici - Ercolano.

Stando a quanto riportato dalla stampa locale, a dare il via all'inchiesta è stata una rapina compiuta all'ufficio postale di Ercolano, nel febbraio del 2022. L'analisi dei filmati estratti dai sistemi di videosorveglianza e le successive intercettazioni telefoniche ed ambientali (con queste ultime effettuate all'interno dei veicoli utilizzati per la commissione dei raid predatori) hanno consentito di acquisire l'attuale grave quadro indiziario a carico dei fermati. E di identificare nel ruolo di capo della presunta banda un uomo di 59 anni che all'epoca dei fatti era già ai domiciliari. In precedenza era infatti stato accusato del furto e della ricettazione del dipinto riproducente l'icona del Cristo Benedicente (meglio conosciuto come ''Salvator Mundi'') attribuito alla scuola di Leonardo Da Vinci e risalente al XVI secolo. Il gruppo avrebbe quindi rapinato numerosi uffici di Poste Italiane situati a Mondragone, Castel Volturno, Napoli e Marano, fra il novembre del 2022 e lo scorso febbraio.

Nella prima parte dello scorso anno avevano invece colpito, a quanto sembra, la filiale di Banca Bper di Volla (portando via 270mila euro) e una filiale di Banca Intesa San Paolo a Napoli (per un bottino di 130mila euro). Particolarmente curioso, come detto, il modus operandi rodato che la banda aveva messo a punto: prima di mettersi in azione e di colpire gli "obiettivi" prefissati, i rapinatori avevano a quanto sembra preso l'abitudine di effettuare sopralluoghi sul posto in abiti femminili. Lo facevano, stando a quanto ipotizzato da chi indaga, con l'obiettivo di camuffarsi (rendendosi quindi irriconoscibili) e di non fornire alcun punto di riferimento agli agenti che immaginavano si sarebbero messi sullo loro tracce. Una precauzione che aveva dato i suoi frutti, almeno all'inizio.

Salvo poi rivelarsi inutile, a lungo andare.

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