Cronaca nera

Strage di Erba, una foto inedita riscrive la mattanza

Le piante sul balconcino di casa Castagna sono spostate, confermando che gli aggressori sono fuggiti da lì. Lo dimostrano immagini di Telelombardia girate la notte tra 11 e 12 dicembre 2006

Strage di Erba, una foto inedita riscrive la mattanza

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C'è una foto che potrebbe ulteriormente riscrivere la vera dinamica della Strage di Erba, scagionando di fatto Olindo e Rosa, condannati all'ergastolo per la morte di Raffaella Castagna, suo figlio Youssef di due anni e mezzo, sua mamma Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Immagini che consegnano ai legali della coppia l'ennesima prova che rimette in discussione la ricostruzione delle sentenza rispetto alla notte dell'11 dicembre 2006. Sentenze di condanna che la Corte d'Appello di Brescia analizzerà il 1 marzo dopo la richiesta di revisione presentata dai legali e dalla Procura generale di Milano.

Lo scoop è di Telelombardia e del conduttore di Iceberg Marco Oliva. Nella trasmissione andata in onda ieri sera sono state mostrate foto e video inediti tratti proprio dall’archivio dell’emittente tv da cui emerge chiaramente che, nelle ore immediatamente successive alla mattanza, la pianta sul terrazzino della casa di Raffaella Castagna risulta parzialmente schiacciata da un lato. Proprio questa pianta potrebbe rimettere in discussione la via di fuga dei killer di Erba. È quello che con Edoardo Montolli sosteniamo dal 2007 nel libro "Il Grande Abbaglio" (decisivo nel convincere il sostituto Pg di Milano Cuno Tarfusser per chiedere l'accesso alle sentenze) e nel libro "Olindo e Rosa" (Algama) a pochi giorni disponibile su Amazon e negli ebook store.

Strage Erba

Nelle motivazioni delle sentenze di primo e secondo grado infatti veniva assolutamente escluso il balcone come possibile via di fuga. Il luogotenente Luciano Gallorini a processo testimoniò che non vi erano rami rotti, né tracce di foglie e né di scavalcamento. Dalle immagini diffuse risulta chiaro a vista d’occhio che la pianta era parzialmente piegata e schiacciata da un lato, e questo riapre dunque alla possibilità che gli assassini siano fuggiti dal balcone scavalcandola. Il Giornale è in possesso di una foto inedita dei vigili del fuoco di quella sera molto simile a quella dell'emittente tv.

Lo stesso Fabio Schembri, legale di Rosa e Olindo ospite della trasmissione, a cui sono state mostrate le immagini inedite, ne ribadisce l'importanza: “Non avevo mai visto queste immagini e a mio giudizio costituiscono un tassello importante per quello che noi sosteniamo. Dovrò acquisire le vostre immagini perché vanno a porre un elemento molto importante e quando presenterò la lista testi per il processo di revisione vedrò di produrla. Queste immagini potrebbero essere utilissime per il processo di revisione, proprio in quella via alle ore 20.20 - di fronte a quel balconcino dove c'è la pianta - c'era un testimone italiano che non venne considerato - che vide dei soggetti extracomunitari proprio all'altezza di quel terrazzino lasciare di fretta la via Diaz per dirigersi verso la piazza del mercato. Soggetti rimasti sconosciuti. Le sentenze dicono una cosa che oggi è contraddetta da questa immagine".

La fuga dal balconcino, confermata da alcune tracce di sangue calpestato trovate dai Ris, sarebbe l’unica spiegazione plausibile a due fatti altrimenti inspiegabili. La presenza di sangue di Valeria Cherubini, la vicina di casa trovata uccisa a casa sua con 43 colpi tra bastonate e coltellate, e la dinamica della morte fissata nelle sentenze - fu colpita dai coniugi nel pianerottolo di casa Castagna e morì per asfissia a casa sua al piano di sopra - ad oggi illogica. La donna infatti fu sentita gridare “aiuto, aiuto” dai soccorritori e fu trovava con gola e lingua squarciate e una ferita alla coscia che le avrebbe impedito di fare le scale, come vorrebbero le sentenze e come invece smentisce una perizia dei legali depositata a Brescia. La Cherubini fu probabilmente finita a casa sua da aggressori che ragionevolmente sono fuggiti dal terrazzino. Una via di fuga impossibile per Olindo e Rosa.

Tra l'altro bisognerebbe capire chi ha inquinato la scena del crimine, di fatto depistando le indagini. Un errore o una scelta deliberata?

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