Cronaca nera

"Volevamo diventare famosi". La giustificazione-choc dei teppisti della Circumvesuviana

Ad abbandonare sui binari della Circumvesuviana un frigorifero, una vasca da bagno ed alcune lastre di marmo sarebbero stati tre minorenni. Individuati dalla polizia, si sarebbero giustificati dicendo di aver agito perché soddisfatti della risonanza mediatica avuta dagli atti di vandalismo in questione

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Nelle scorse settimane, avrebbero posizionato sui binari della Circumvesuviana una vasca da bagno, delle lastre di marmo e addirittura un frigorifero, mettendo a rischio la sicurezza dei viaggiatori. E lo avrebbero a quanto pare fatto "per gioco", per diventare famosi e perché soddisfatti della risonanza mediatica che avevano avuto gli atti vandalici in questione. Queste le dichiarazioni surreali resi ai poliziotti dai tre ragazzi di 13, 15 e 16 anni, denunciati a piede libero alla procura per i minorenni di Napoli per i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e danneggiamento. Sarebbero loro, stando a quanto ricostruito, gli autori dei raid vandalici che nell'arco di un mese hanno più volte interrotto il servizio di trasporto sulla Circumvesuviana. A partire dalla vasca da bagno sui binari posta tra Pompei e Scafati: solo la prontezza di riflessi del macchinista ha evitato il disastro. Altri ostacoli sarebbero stati disseminati nei giorni successivi: l'ultimo episodio rilevante sotto questo aspetto si era concretizzato ad inizio marzo, quando l'autista di un convoglio si era trovato davanti un frigorifero piazzato sul binario.

Pur frenando, non era riuscito ad evitare l'impatto: nessun passeggero era se non altro rimasto ferito al netto dello spavento, ma il mezzo aveva riportato danni. I tre giovanissimi, stando a quanto riportato sulla propria pagina Facebook da Umberto De Gregorio, presidente dell'Ente Autonomo Volturno (la società che gestisce il trasporto pubblico in Campania, ndr) avrebbero tentato ieri di danneggiare gli impianti di sicurezza ferroviaria. Dopo esser stati notati dalla polizia, sono poi stati condotti presso il commissariato di Pompei. Ed avrebbero confessato agli esponenti della forze dell'ordine di essere i responsabili dei precedenti episodi di vandalismo, fornendo motivazioni surreali. "Ci piaceva essere diventati noti" le loro parole, stando a quel che riporta il sito web Today.it. Nella loro visione si sarebbe quindi trattato addirittura di un "gioco": appagati dall'eco del loro operato, avrebbero alzato sempre più il tiro.

“Siamo molto soddisfatti della collaborazione istituzionale che ha portato all’arresto dei tre irresponsabili che hanno messo a rischio la sicurezza ferroviaria. Irresponsabili o delinquenti? Il fatto che si tratti di tre minorenni non può farci essere del tutto tranquilli né clementi - ha scritto in una nota De Gregorio - azioni scellerate che avrebbero potuto comportare conseguenze gravissime. Mi piacerebbe incontrarli un domani perché anche sul piano umano questa vicenda è veramente inquietante". Il presidente dell'Eav aveva in precedenza parlato di "sabotatori" e "terroristi", quando ancora i principali indiziati erano ignoti. E Severino Nappi, consigliere regionale della Lega non gli ha risparmiato una "stoccata". "Grazie al lavoro delle forze dell’ordine - ha concluso - abbiamo scoperto che si tratta di tre teppistelli: ora avranno la giusta punizione per evitare che ripetano queste stupide e pericolose azioni.

Sarebbe bastato far funzionare un servizio di vigilanza e un sistema di telecamere, per non sottrarre tempo prezioso agli impegni così gravosi dei tutori dell’ordine".

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